NORME A LUME DI CANDELA

Norme candele





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Le candele hanno accompagnato l’uomo sin dall’antichità... inizialmente come preziosissima fonte di luce, oggi quasi esclusivamente come elemento decorativo.

In particolare, nel corso degli ultimi anni, la fantasia dei produttori si è sbizzarrita ed ha saputo creare ceri e candele dalle forme eleganti, classiche o moderne, aggiungendo al fascino misterioso della luce della candela, colori e profumi decisamente gradevoli.
L’utilizzo delle candele ha però fatto nascere discussioni, sia in passato che nel presente, sulla possibile formazione di emissioni dannose, dovute alla loro combustione, e sugli incendi causati da un utilizzo scorretto. Nonostante i costanti sforzi fatti finora per migliorarne la qualità e la sicurezza d’uso, i consumatori chiedono al mercato la garanzia di poter acquistare prodotti sicuri.

Per questo motivo a livello europeo gli esperti del settore si sono riuniti e hanno elaborato tre norme tecniche, successivamente pubblicate in Italia dall’UNI.

La prima norma - la UNI EN 15493 - specifica i requisiti e i metodi di prova per la sicurezza antincendio delle candele destinate a essere utilizzate in locali chiusi.
Per far questo la norma ne analizza alcune caratteristiche come, ad esempio, la stabilità, l’altezza della fiamma, il comportamento di auto estinzione alla fine del processo di combustione e la riaccensione dopo l’estinzione. Per verificarne la stabilità, la norma prevede, ad esempio, che la candela posta su un piano inclinato di circa 10° non si ribalti e che l’altezza della fiamma venga misurata e tenuta sotto controllo lungo tutto il periodo di accensione.
L’utilizzo di questa norma aiuta a garantire un ragionevole livello di sicurezza durante l’uso delle candele, migliorando così la sicurezza personale e riducendo al minimo il rischio di incendio.

La seconda norma - la UNI EN 15494 - è senz’altro quella che, più delle altre, può suscitare l’interesse dei consumatori, in quanto specifica quali e come devono essere fatte le etichette di sicurezza che devono essere applicate su tutte le candele destinate ad essere accese in luoghi chiusi e della cui presenza il consumatore si può facilmente accertare al momento dell’acquisto. Infatti, il rischio di incendio provocato dalle candele potrebbe essere ridotto al minimo mediante idonee avvertenze da apporre sulla candela stessa, in modo chiaro e facilmente comprensibile da tutti.
Se al posto dei pittogrammi il fabbricante sceglie di mettere i testi informativi, questi dovranno essere evidentemente scritti nella lingua del Paese in cui le candele sono commercializzate.
Oltre a stabilire il layout delle etichette di sicurezza (la norma suggerisce due soluzioni possibili), la UNI EN 15494 fornisce anche ulteriori informazioni volontarie che possono essere apposte volontariamente sul prodotto e che servono ad avvertire il consumatore sui comportamenti più corretti da tenere quando si utilizzano le candele.
Ad esempio: non esporre la candela a correnti d’aria; spegnere la candela soffocando la fiamma e non soffiandoci sopra né utilizzando liquidi vari; tagliare lo stoppino a circa 1 cm prima di accendere la candela; non spostare le candele accese, etc.

Infine, la terza norma - la UNI EN 15426 - descrive i requisiti e i metodi di prova per la valutazione dell’indice di fuliggine delle candele. La norma si applica alle candele con stoppino singolo, che abbiano un diametro sino a 10 cm, destinate ad essere utilizzate in ambienti chiusi. Si tratta di uno specifico metodo di prova inteso a valutare un grado di ragionevole sicurezza del prodotto durante il suo normale utilizzo.

Con l’arrivo delle nuove norme ora il consumatore dispone di un valido strumento di valutazione per effettuare acquisti più consapevoli: osservando le etichette e i simboli che compaiono sulle candele (o sul depliant informativo che le accompagna) sarà possibile scegliere solo prodotti che offrono la massima garanzia di sicurezza e festeggiare quindi “a lume di candela” senza correre rischi inutili!

Per informazioni commerciali:
Diffusione UNI
tel. 02 70024.200, fax 02 5515256
e-mail: diffusione@uni.com

(Fonte: UNI)

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