PRINCIPALI NORMATIVE NEL SETTORE ELETTRICO
Norme settore elettrico
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Il settore della sicurezza elettrica presenta una costante attività di sviluppo sia di nuove normative sia di normative esistenti.
Gli anni scorsi hanno visto la pubblicazione di importanti norme derivate da corrispondenti documenti CENELEC e IEC, nonché guide di supporto alla loro corretta applicazione. La serie di norme CEI EN 62305 sulla protezione delle strutture contro i fulmini e le norme sulla classificazione delle aree nei luoghi pericolosi per la presenza di gas, vapori, nebbie e polveri combustibili (CEI EN 60069-10 e CEI EN 61241-10 con le loro corrispondenti guide CEI 31-35, CEI 31-35/A e CEI 31-56) hanno contribuito ad arricchire il corpo normativo per la realizzazione di impianti sicuri nel rispetto della regola d’arte richiesta dalla legislazione vigente.
La pubblicazione nel 2007 della nuova edizione della norma CEI 64-8 è stata il coronamento dell’attività di normazione CEI nell’ambito della sicurezza impiantistica: questa norma è, infatti, considerata a ragione una delle più importanti norme del CEI per la vastità del suo campo di applicazione (edifici civili, strutture industriali, commerciali, per uso terziario, ecc.) e rappresenta il punto di riferimento qualificante per il raggiungimento della sicurezza elettrica per le persone e per i beni. Se alla norma CEI 64-8 si aggiungono gli aggiornamenti alle sue guide di applicazione (serie CEI 64-50), è evidente come la mole di lavoro svolta dal CEI sia notevole e possa giustificare un’apparente "tranquillità normativa" allo stato attuale, anche se il lavoro continua e sono in fase di preparazione nuovi documenti.
Questo dossier vuole essere un momento di riflessione per esaminare alcuni argomenti trattati dai sopracitati documenti normativi. I temi sviluppati riguardano approfondimenti sugli impianti di emergenza e la prevenzione incendi, i locali di ricarica batterie, i cavi più adatti in specifiche situazioni di installazione, la predisposizione negli edifici degli spazi destinati a contenere in modo efficace le condutture per gli impianti tecnologici.
Gli impianti di emergenza sono indispensabili per garantire, in caso di insorgenza di situazioni pericolose, la sicurezza di persone presenti nell’ambiente, il loro deflusso verso luoghi sicuri, nonché l’eventuale intervento in sicurezza delle squadre di soccorso. Le prescrizioni di carattere generale devono poi essere trasferite nei singoli ambienti con specifiche caratteristiche: locali di pubblico spettacolo, strutture alberghiere, centri commerciali, scuole, ospedali, edifici di grande altezza. Infine tali prescrizioni devono essere compatibili con gli adempimenti legislativi obbligatori richiesti dai Vigili del Fuoco in merito alla prevenzione incendi. Nell’ambito dei luoghi con pericolo di esplosione, un’attenzione particolare deve essere prestata ai locali in cui si ricaricano e sono presenti batterie. Di questo si occupano due Comitati Tecnici: uno (CT 21/35) competente sulla realizzazione e installazione delle stesse in locali appositi, l’altro (il SC 31J) coinvolto negli aspetti legati alla classificazione dei luoghi pericolosi. Sono tanti i luoghi in cui si installano, si depositano, si ricaricano le batterie di accumulatori, in alcuni casi con trasporto su carrelli mobili. La presenza di idrogeno e la sua possibile immissione nell’ambiente necessita di accorgimenti particolari, sia nella costruzione sia nell’installazione delle batterie.
Altro concetto fondamentale è la valutazione del rischio, diventata una prassi di comportamento richiesta dalla legislazione di sicurezza: la normativa tecnica è da tempo preparata a questo aspetto, anzi in molti settori essa ha preceduto la legislazione cogente. Si pensi alla valutazione del rischio da fulminazione o alla valutazione del rischio di esplosione con la classificazione delle zone pericolose in ambienti specifici. Gli stessi componenti elettrici devono possedere caratteristiche tali da evitare essi stessi l’innesco di esplosioni o incendi, la propagazione del fuoco, nonché l’emissione di fumi, gas tossici e corrosivi conseguente all’incendio. Per quanto riguarda i cavi elettrici, che costituiscono i componenti più presenti sugli impianti, esistono varie tipologie idonee a garantire le caratteristiche sopra richieste per i diversi ambienti.
Nell’edilizia residenziale, infine, è sempre più importante realizzare in modo coordinato tutti gli impianti tecnologici: l’integrazione degli impianti in questo ambito comporta due aspetti principali: dal punto di vista fisico, la predisposizione delle infrastrutture necessarie per tutti gli impianti (componenti e arredi edili predisposti, cavedi, tubi, scatole vuote, ecc.) e dal punto di vista funzionale, l’integrazione per le singole applicazioni impiantistiche e la loro coesistenza senza interferenze reciproche..
(Fonte: UNI)