LE NORME PER BICICLETTE, CASCHI E SEGGIOLINI
Norme biciclette
Grandezza caratteri: piccoli | medi | grandi
Dal convegno organizzato a Milano "In bici da Milano in Fiera e all'Idroscalo" è emerso un dato interessante: l'uso della bicicletta negli ultimi 10 anni è aumentato del 150%.
Questo fatto richiama la necessità di utilizzare mezzi sicuri, stabili, resistenti, il tutto garantito e facilmente verificabile e identificabile dal consumatore da un'apposita etichetta.
Stanno infatti diffondendosi le "biciclette europee a norma", progettate e costruite secondo le nuove norme europee UNI che definiscono una serie di requisiti sulla sicurezza e i parametri costruttivi ai quali i produttori si stanno adeguando.
I telai e le forcelle dovranno essere sottoposti a dei veri e propri crash-test mentre i sistemi frenanti devono poter garantire precisi spazi di arresto a seconda del modello e delle dimensioni della bicicletta.
Le norme, recepite da tutti i Paesi europei, sono destinate a sostituire tutte le normative nazionali vigenti, in una materia dove sino ad ora non esistevano regole comuni. Poter disporre di un quadro normativo unico rappresenta sicuramente un'importante occasione per l'intero settore in termini di eccellenza e competitività mentre i cicloamatori dispongono ora di un valido strumento per identificare, scegliere e acquistare biciclette sicure.
Le due ruote a norma sono facilmente riconoscibili in quanto devono riprodurre - in punti visibili e in modo indelebile - il numero della norma europea di riferimento, il nome del fabbricante o del responsabile della distribuzione.
L'Italia è stata in prima linea durante tutto l'iter che ha portato alla definizione delle norme tecniche europee. L'UNI, in collaborazione con l'Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha gestito la segreteria del comitato tecnico europeo (CEN TC 333) che ha elaborato le norme, coordinandone i lavori e facendosi portavoce delle istanze dei produttori nazionali di biciclette e dei loro componenti, e a livello nazionale supportata da FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta).
Le norme europee sulle biciclette non sono obbligatorie ma rappresentano un riferimento certo cioè sono riconosciute in Europa per interpretare l'obbligo generale di sicurezza che è stato stabilito dalla direttiva europea sulla ''Sicurezza generale dei prodotti''. La direttiva stabilisce appunto il principio generale di sicurezza e definisce le norme di base che danno la presunzione di conformità.
Le norme sono:
- UNI EN 14764 "Biciclette da citta' e da trekking - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"
- UNI EN 14765 "Biciclette da ragazzo - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"
- UNI EN 14766 "Mountain bike - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"
- UNI EN 14781 "Biciclette da corsa - Requisiti di sicurezza e metodi di prova"
Le norme forniscono anche i metodi di prova, da eseguire in laboratorio, per testare i vari modelli: da citta', da trekking, da bambino e ragazzo, mountain bike e biciclette da corsa.
SPAZIO DI ARRESTO: Le norme si occupano, tra l'altro, dello spazio di arresto: ad esempio una bicicletta da corsa a norma che viaggia alla velocita' di 25 km/h su terreno asciutto, deve arrestarsi entro i 6 metri, mentre sul bagnato, a una velocità di 16 km/h, lo spazio di frenata dovra' essere massimo di 5 metri.
INTEGRITA' DI TELAI E FORCELLE: Le norme inoltre fissano alcuni parametri per determinare l'integrita' strutturale di telai e forcelle mediante prove di laboratorio.
Un criterio che ha guidato i lavori di preparazione delle norme e' stato quello di scegliere metodi di prova ripetibili e ragionevolmente eseguibili da tutte le realtà produttive.
Sono state quindi stabilite prove di resistenza di tipo statico, cioè mediante l'applicazione di un peso su una certa parte del telaio/forcella al fine di osservare la flessione generata; di tipo dinamico, cioe' mediante l'osservazione degli effetti causati dalla caduta di un peso da una certa altezza (ad esempio per verificare la robustezza del telaio di una bici da città, la UNI EN 14764 prevede che questo non si pieghi o non presenti incrinature dopo che gli e' stato fatto cadere sopra un peso di 22,5 kg. da un'altezza di 18 cm.); di resistenza a fatica, mediante una simulazione in laboratorio di un uso prolungato della bicicletta: (ad esempio una delle prove sulle bici da corsa prevede che applicando una forza di 280 Newton su ogni punto del manubrio - per 100.000 volte - non si debbano presentare fratture o incrinature).
In tema di sicurezza sulle due ruote, le norme UNI disciplinano i requisiti tecnici anche di accessori quali seggiolini porta bambini e caschi, oggi largamente diffusi ed utilizzati dai cicloamatori.
CASCHI PROTETTIVI: In tema di utilizzo di caschi protettivi, cio' che e' obbligatorio per i professionisti delle due ruote e' per ora solo una raccomandazione per i cicloamatori. I ''caschi sicuri'', per la pratica del ciclismo sono quelli conformi alla norma tecnica europea UNI EN 1078, che si riconoscono perche' sono marcati con l'indicazione EN 1078, oltre che con la sigla CE e devono riportare il nome o il marchio del fabbricante, anno e trimestre di fabbricazione. Queste le caratteristiche dei caschi da bicicletta ''a norma'':
- essere leggeri, ventilati, facili da mettere/togliere, utilizzabili con gli occhiali, rivestiti internamente con materiali non irritanti
- non limitare la capacità uditiva
- l'ampiezza del campo visivo deve essere almeno pari a 105° in orizzontale, 25° verso l'alto nonche' 45° verso il basso
- la larghezza del sottogola deve essere almeno di 1,5 cm per evitare il rischio di taglio e di strangolamento
SEGGIOLINI PER BAMBINI: Trasportare i bambini in bicicletta in un'escursione domenicale, nel viaggio da casa all'asilo, nel recarsi a fare la spesa e' economico, agevole e salutare. Ma per viaggiare - o meglio, pedalare - sicuri anche in compagnia dei più piccoli (bambini di età approssimativa dai 9 mesi ai 5 anni) e' necessario munirsi di un seggiolino che presenti i seguenti requisiti, contenuti nella norma UNI EN 14344:2005:
- I seggiolini vengono classificati in base al peso del bambino e al loro posizionamento: da 9 a 22 kg è la capacità di trasporto di quelli montati dietro il ciclista, da 9 ad un massimo di 15 kg e' quella per i seggiolini montati tra manubrio e sella.
- Le estremità, gli angoli, le sporgenze devono essere arrotondate, ripiegate o protette con un rivestimento in plastica o similare per evitare il rischio di ferite
- Particolare attenzione va anche prestata alle parti piccole componenti il sedile, che possono essere staccate e ingerite dai piu' piccoli
Per poter identificare il prodotto ''a norma'' si deve cercare la marcatura: il seggiolino deve riportare ben visibili il numero della norma EN 14344, le informazioni generali relative al peso massimo del bambino che puo' essere trasportato, il nome o il marchio del fabbricante, la data e il mese di fabbricazione.
(Fonte: Adnkronos)