PER IL FREDDO GUANTI A NORMA

Norme vestiario





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Compagni inseparabili quando si devono affrontare i rigori dell’inverno o particolari attività industriali, i guanti devono garantire una protezione alle mani dal freddo, più o meno intenso. Ma quali caratteristiche devono avere questi indumenti per essere davvero in grado di ripararci dal gelo?
Nell’aggiornamento della norma EN 511:2006, la cui edizione italiana (UNI EN 511) sarà pubblicata nei prossimi giorni, sono specificati proprio i requisiti e i metodi di prova per i guanti che proteggono contro il freddo sia esso trasmesso per convezione (processo di generazione di moti convettivi che avviene quando un fluido -acqua o aria- viene a contatto con un corpo più caldo o più freddo) o per conduzione (processo di trasmissione del calore/freddo che si produce quando si mettono due corpi di temperatura diversa a contatto uno con l’altro).

Il campo di applicazione della norma si limita a considerare i requisiti di questi guanti per temperature massime di -50 °C che si possono presentare sia sotto forma di condizioni climatiche e sia in diverse attività industriali.
La norma descrive i valori specifici dei vari livelli di prestazione, determinati dai requisiti speciali per ogni classe di rischio o dalle specifiche aree di applicazione. Ad esempio, nel caso della prova alla resistenza al freddo convettivo i livelli prestazionali considerati sono quattro, come pure nelle prove di resistenza al freddo per contatto.
I requisiti previsti non possono prescindere dalla verifica di quelli meccanici richiesti dalla norma UNI EN 388 con un minimo livello 1 per l’abrasione e la resistenza allo strappo per poi passare alla prova della flessibilità, effettuata a circa -20 gradi per la quale si richiede l’integrità del campione dopo 10.000 cicli.

È contemplata anche una prova di flessibilità a temperature estreme condotta a -50 °C solo su indumenti progettati per proteggere contro temperature minori di -30° Oltre alla necessaria e importantissima verifica della impermeabilità all’acqua, viene anche determinata la resistenza al freddo trasmesso per convezione e per conduzione.

Nel caso di freddo convettivo ci si basa sul principio secondo cui l’isolamento termico di un indumento è determinato misurando l’energia richiesta per mantenere un gradiente di temperatura costante tra la superficie di un modello di mano riscaldato, in scala naturale, e l’atmosfera ambiente. Sia che si tratti di freddo convettivo o per contatto sono calcolati, come detto, quattro livelli. Un capitolo a parte è dedicato alla marcatura (conforme alle indicazioni specificate nella norma UNI EN 420). I guanti vengono contraddistinti da un pittogramma (ISO 7000-2412) specifico per la protezione contro il freddo che riporta sopra il riferimento alla stessa norma tecnica e in calce i livelli di prestazione suggeriti, come nell’esempio riportato.

È ammessa l’applicazione del pittogramma sul guanto solamente se lo stesso ha superato almeno il livello 1 sia per il freddo convettivo che per quello di contatto.

La norma affronta anche la problematica relativa alle informazioni specifiche che il fabbricante deve fornire obbligatoriamente all’utilizzatore rimandando allo stesso punto contemplato nella norma UNI EN 420. Se il guanto è composto da parti separate, il fornitore indicherà che i livelli di rendimento e la protezione si applicano soltanto all’intero assemblaggio.
Se il guanto non è in grado di raggiungere il livello minimo prescritto dalla prova di impermeabilità all’acqua, si dovrà avvertire che il guanto può perdere le proprie proprietà isolanti se bagnato.
Inoltre il fabbricante deve fornire informazioni o indicare dove si possono reperire le indicazioni sull’esposizione massima ammissibile per l’utilizzatore (ad esempio: temperatura, durata). Al fine di fornire un aiuto valido in tal senso, si rimanda alla lettura dell’appendice B (informativa) che indica alcuni importanti parametri da considerare nella scelta dei dispositivi (vedi tabella sul sito dell'UNI).

La UNI EN 511:2007 comprende quattro appendici: l'Appendice A, di carattere normativo, per il freddo convettivo descrive l’apparecchiatura di prova; le altre tre Appendici, di carattere informativo, rigiuardano la protezione contro il freddo in funzione dell'applicazione (B), le incertezze di misura e l’interpretazione dei risultati (C), le modifiche tecniche significative tra la nuova norma e l’edizione precedente.
Ultima e non meno importante è l’Appendice ZA, che ha il compito di verificare che la norma contiene effettivamente tutti i requisiti essenziali di salute e di sicurezza richiesti dalla direttiva 89/686/CEE.

Per informazioni commerciali:
Diffusione UNI
tel. 02 70024.200, fax 02 5515256
e-mail: diffusione@uni.com

(fonte:UNI)

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