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processi documentati IATF 16949
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Autore Messaggio
Alice
Amico/a di QualitiAmo


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MessaggioInviato: Mar Ott 10, 2017 11:06 am    Oggetto: processi documentati IATF 16949 Rispondi citando

Buongiorno, sto curando il passaggio dalla ISO/TS alla IATF 16949 per l’azienda dove lavoro, una piccola industria metalmecanica, e non nascondo qualche perplessità.
Mi ritrovo in più punti formulato il requisito di avere un “Processo documentato” su diversi aspetti, tra cui la gestione dei prodotti di sicurezza, per individuare le esigenze di addestramento, la competenza degli auditor, per motivare i dipendenti, ecc. Ora, secondo la mia interpretazione (che è discutibile), “processo documentato” è diverso dalle “informazioni documentate” di cui è piena la ISO9001:2015.
Nel caso di processo documentato dovrei trovarmi quanto meno:
• un responsabile del processo
• delle procedure che lo regolino
• degli indicatori di efficacia
• delle registrazioni su cui riportare i dati
• degli audit relativi al processo
• i rischi nel caso il processo non sia efficace/efficiente…
… e sono certa di essermi dimenticata qualcosa.
Ma è veramente così? Un processo per valutare la competenza dell’auditor (che sono io, l’unica…chissà chi e come mi valuta…) ecc.? voi come avete fatto?
Vi ringrazio per i vostri pareri, sempre competenti e spesso anche chiari…
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Alice
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mar Ott 10, 2017 11:12 am    Oggetto: Re: processi documentati IATF 16949 Rispondi citando

Alice ha scritto:
n processo per valutare la competenza dell’auditor (che sono io, l’unica…chissà chi e come mi valuta…) ecc.?


Ciao Alice. Non so se ci siano requisiti particolari da rispettare per la 16949 ma ti posso dire come si fa con la 9001 per la quale, se sei da sola, puoi seguire più strade:

1) richiedi la formazione di almeno un altro auditor all'interno dell'azienda e sarà lui a valutare la tua competenza e tu la sua;
2) ti appoggi a un professionista esterno;
3) chiedi l'aiuto di un collega nelle tue stesse condizioni al quale puoi ricambiare il favore

La terza soluzione è a costo zero... Smile
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Alice
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MessaggioInviato: Mar Ott 10, 2017 12:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie mille. Ma per tutto il resto, dove leggo nella norma “processo documentato” vale quello che immagino? Process owner, indicatori, registrazioni, analisi rischi ecc.? alla fine i “processi documentati” richiesti dalla norma superano in quantità quelli richiesti dall’organizzazione aziendale!
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Alice
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dario
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MessaggioInviato: Mar Ott 10, 2017 12:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alice, potrai odiarmi... ma tu sei auditor e non sai la differenza tra processo documentato e informazioni documentate?
Subito un corso base!
Ma come riesci a fare audit se non hai le basi minime?
Credimi, se rileggerai il post tra un po' di tempo non mi odierai più :-)
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Alice
Amico/a di QualitiAmo


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MessaggioInviato: Mar Ott 10, 2017 1:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

La differenza l’ho scritta e credo sia corretta. La perplessità è dover sviluppare processi con le caratteristiche che ho identificato (non esaustive) ogni volta che la norma me lo impone…
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Alice
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mar Ott 10, 2017 1:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alice ha scritto:
Ma per tutto il resto, dove leggo nella norma “processo documentato” vale quello che immagino? Process owner, indicatori, registrazioni, analisi rischi ecc.?


Sì...

Alice ha scritto:
alla fine i “processi documentati” richiesti dalla norma superano in quantità quelli richiesti dall’organizzazione aziendale!


Mi fai alcuni esempi di processi documentati richiesti dalla norma che, a tuo giudizio, non sono utili a livello di organizzazione aziendale?
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KK
King of Kuality


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MessaggioInviato: Mar Ott 10, 2017 2:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

la questione che propone Alice però mi sembra non sia quella che alcuni processi non sono utili, ma si chiede se per ogni processo debba necessariamente documentare tutte quelle cose che ha elencato:

• un responsabile del processo
• delle procedure che lo regolino
• degli indicatori di efficacia
• delle registrazioni su cui riportare i dati
• degli audit relativi al processo
• i rischi nel caso il processo non sia efficace/efficiente…

E' corretta la mia interpretazione?
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Alice
Amico/a di QualitiAmo


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MessaggioInviato: Mar Ott 10, 2017 2:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sì, KK, è proprio così!
faccio qualche esempio:

1. Esigenze di addestramento (siamo in 20, compreso la proprietà, se serve un corso si dice e quasi sempre, si fa. Senza indicatori), non posso incaricarmi di valutare con criteri oggettivi la necessità di corsi, definirne obiettivi e poi valutarne oggettivamente l’efficacia
2. Motivare i dipendenti: c’è un premio annuale e un questionario ogni tre anni. Non posso/voglio tradurre in indicatori e rischi anche questo aspetto.
3. Gestione norme e specifiche del cliente. Si fa (è fondamentale a prescindere da qualunque norma) ma cosa faccio? Indicatori tipo n. di specifiche richieste dal cliente/n. di specifiche negoziate? Mi scappa da ridere…
4. Modifiche che impattano sulla realizzazione del prodotto: come sopra, ma per favore, non leghiamolo ad indicatori, siamo seri, dai

5. Competenza dell’auditor: ne faccio da 20 anni, ho due corsi alle spalle e nessuno si è mai lamentato. Devo ammettere però che imparo molto di più quando gli audit li “subisco” dai clienti (circa 1 ogni due mesi), ma non posso chiedere loro di esprimere (sempre con criteri oggettivi) la mia (in)competenza.
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Alice
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Mar Ott 10, 2017 2:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alice ha scritto:
1. Esigenze di addestramento (siamo in 20, compreso la proprietà, se serve un corso si dice e quasi sempre, si fa. Senza indicatori), non posso incaricarmi di valutare con criteri oggettivi la necessità di corsi, definirne obiettivi e poi valutarne oggettivamente l’efficacia


Mi fermo al primo ma il discorso vale anche per gli altri processi: non è un lavoro che devi fare tu da sola. Se nella tua azienda non c'è nessuno che valuta oggettivamente se serva o meno un corso, come fate a stabilirlo? E come decidete se i corsi siano effettivamente serviti se non vi siete posti degli obiettivi in merito?

Questo mi sembra un processo prima di tutto utile alla vostra azienda che una richiesta della norma, visto che la formazione è la base per crescita e sviluppo. Sbaglio?
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Slender Man
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MessaggioInviato: Mer Ott 11, 2017 12:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alice ha scritto:
ne faccio da 20 anni, ho due corsi alle spalle e nessuno si è mai lamentato.

Tu la accetteresti come risposta durante un audit?

Citazione:
Devo ammettere però che imparo molto di più quando gli audit li “subisco” dai clienti (circa 1 ogni due mesi), ma non posso chiedere loro di esprimere (sempre con criteri oggettivi) la mia (in)competenza.

Agli auditor cliente, credimi, puoi chiedere MOLTO di piu' di quel che pensi, se valgono appena appena il prezzo del loro biglietto da visita. Loro sono RESPONSABILI davanti alla loro organizzazione della tua prestazione come auditor, nel momento stesso in cui accettano per esempio un tuo self-assessment. Non è questione di buon cuore, ma se un manutentore si preoccupa e si sbatte per le condizioni di un tornio, un SQE appena decente si spenderà per le condizioni di un "suo" auditor locale, dal quale dipende cosi' tanto della qualità di cio' che riceve.
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KK
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MessaggioInviato: Mer Ott 11, 2017 12:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alice, io rispetto ai miei colleghi ti faccio una domanda differente.

Alice ha scritto:

1. Esigenze di addestramento
2. Motivare i dipendenti
3. Gestione norme e specifiche del cliente.
5. Competenza dell’auditor


Ma questi sono processi primari che devi documentare?

Prima di affrontare un lavoro del tipo che proponi tu (responsabile, indicatore, statistica) mi soffermerei sulla mappatura dei tuoi processi.
Non dirmi che qualcuno ti chiede un indicatore e una statistica sulla competenza dell'auditor.
Parti invece dai tuoi processi di scopo: quali sono i processi di scopo della tua azienda? Quali sono quelli con i quali fattura e paga gli stipendi?

Essendo una piccola metalmeccanica avrai una o più linee di prodotto.
Faccio un esempio per farti capire.
Immagino che la tua azienda costruisca carpenterie vernificare, pezzi fresati e rivende viti.
Hanno lavorazioni diverse, qunidi sono processi di scopo diversi: tutti fanno fare fatturato all'azienda ma "sfruttano la tua organizzazione" in modo diverso.

Quindi per ognuno puoi disegnare flussi diversi che coinvolgono diversamente i processi primari.
Uno avrà il terzista verniciatore, uno sfrutta le frese, uno la rete fornitore e commerciale.
per ognuno di essi cerca di capire quali processi primari coinvolge: ad esempio progettazione, acquisti, magazzino, reparto fresatura, reparto imballaggio.
Una volta che hai identificato i processi primari coinvolti ti poni le domande che hai scritto: responsabile, indicatore, statistica ecc.

Quelli che hai citato tu sono attività gestionali o di supporto per le quali io non mi aspetterei di vedere una gestione di "processo documentato".
Certo, mi devi dimostrare che l'auditor è competente, ha frequentato un corso e ha esperienza, ma al di là di questo non andrei oltre.
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dario
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MessaggioInviato: Mer Ott 11, 2017 3:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Torno in un momento di più calma. mi sono guardato la normativa IATF richiamata.
Negli elementi figura anche la iso 17025...
Questo elemento mi fa subito pensare che la normativa mira ad alzare l'asticella verso il principio dell'accreditamento = riconoscimento della competenza tecnica e organizzativa... che in parole povere significa assunzione di responsabilità (e consapevolezza) da parte dell'azienda.
Quindi, Alice, per descrivere un processo di auditing interni concentrati sulle competenze che voi richiedete ad un auditor interno che sia responsabile dei rapporti d'audit che firma in un settore, quello della ricambistica o delle parti dell'automotive che poi deve gestire rischi anche importanti...
Auditor: competenze tecniche specifiche e organizzative (elenca cosa deve conoscere per eseguire un audit da voi)...
Il processo deve comprendere il ciclo di vita dell'auditor (selezione, addestramento, qualifica, formazione continua, esperienza, abilitazione, mantenimento...)
Il responsabile sarai probabilmente tu, se sei lead auditor "accreditato" (internamente e/o esternamente).
Indicatori: frequenza di audit nel tempo (mantenimento dell'espertise), magari qualcosa sulle azioni correttive se sensato,
Registrazioni: reporting d'audit, inclusi piani, checklist, AC, ...
Rischi legati al processo di audit
Poi, se fa parte della vostra cultura, magari anche informazioni sull'attualità del processo (riesami fatti), magari riferimenti (link) a documenti normativi esterni e interni, ...

Io per i miei audit e auditor non ho un processo, ma ho una serie di evidenze che aggiorno regolarmente (CV, formazione continua, programma d'audit cui partecipano e feedback dei clienti auditati - per me clienti interni e esterni)...
Approvato da accredia, quindi OK. Non scrivo processi che reputo inutili se non mi servono.
Ciao Smile
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Slender Man
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MessaggioInviato: Mer Ott 11, 2017 6:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

dario ha scritto:
...Approvato da accredia, quindi OK...


sono d'accordo su tutto, solo che qui purtroppo mi corre un brivido lungo la schiena. Embarassed
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dario
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MessaggioInviato: Gio Ott 12, 2017 8:36 am    Oggetto: Rispondi citando

Slender Man ha scritto:
dario ha scritto:
...Approvato da accredia, quindi OK...


sono d'accordo su tutto, solo che qui purtroppo mi corre un brivido lungo la schiena. Embarassed

Slender, ti capisco bene e mi spiegop meglio...
Io sono tranquillo perché mi accredita il SAS (www.sas.ch), che grazie agli MRA (Mutual recognition arrangement), MLA e affini è equivalente ad Accredia.
Se scrivo accredia mi capisce tutto il popolo qualitesiano italiano, mentre se scrivo SAS, mi capisce un centesimo dei colleghi :-)

Hai ragione per quel brivido, visto che ti posso confermare che dal mio osservatorio privilegiato vedo e costato cose che politically non sono correct, ma economically fanno funzionare il casino del mondo...
Ciao mitico!
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Alice
Amico/a di QualitiAmo


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Residenza: Milano

MessaggioInviato: Lun Ott 16, 2017 4:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quelli che hai citato tu sono attività gestionali o di supporto per le quali io non mi aspetterei di vedere una gestione di "processo documentato".[/quote]


anch'io non me lo aspetterei. Ma la IATF distingue tra "processi documentati" e informazioni documentate (tipo iso9001:2015).
Per il resto condivido tutto quello che hai scritto.
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