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Taratura trasduttori secondari

 
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Autore Messaggio
Max1971
Nuova recluta del forum


Registrato: 14/09/17 15:47
Messaggi: 3

MessaggioInviato: Ven Set 15, 2017 4:50 pm    Oggetto: Taratura trasduttori secondari Rispondi citando

Buongiorno a tutti,
mi trovo davanti ad un dilemma di non facile soluzione: posto che ho i campioni primari certificati ACCREDIA, mi trovo a dover tarare i secondari (celle di carico, torsiometri e quant'altro) che vanno su banchi prova che funzionano in continuo.

La ISO 17025 definisce che per ogni strumento di misura utilizzato debba calcolare la relativa incertezza e qui iniziano i guai perché all'interno del mio laboratorio prove ho circa 200 trasduttori di grandezze fisiche diverse.

posto che devo tarare i miei trasduttori per essere utilizzati per interpolazione, quanti punti per ogni ripetizione e quante ripetizioni dovrei fare per eseguire una taratura conforme esente da "rogne" di certificatori un po' troppo zelanti a volte?

Mi spiego meglio:
Cella di carico da 10 kN di fondo scala
La norma ISO376 dice che per utilizzare uno strumento per interpolazione servono almeno 8 punti di misura e per poter utilizzare il trasduttore sia in trazione che in compressione per carichi sia ascendenti che discendenti, dovrei fare 5 serie di misurazioni per verso, quindi 8x5x2= 80 punti di misura da cui estrapolare l'incertezza. Moltiplicato per 40 trasduttori fanno 80 giorni di lavoro circa ed una mole enorme di dati da trattare.
Poi c'è tutto il resto: torsiometri, celle di pressione, flussimetri, termocoppie, trasduttori di spostamento, ecc.

Secondo voi potrei percorrere la strada di rendere omogenei i trasduttori con una considerazione del tipo: i trasduttori della stessa marca, modello e fondo scala, possono essere considerati come UN trasduttore e quindi fare per un trasduttore la serie completa delle prove e per gli altri la verifica di un paio di punti per verso una sola volta?

Grazie per il supporto
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KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10262

MessaggioInviato: Ven Set 15, 2017 5:10 pm    Oggetto: Re: Taratura trasduttori secondari Rispondi citando

Partendo dal presupposto che non sono un tecnico e che quindi devi prendere la mia risposto col beneficio del dubbio, a me sembra che l'ultima revisione della 376 dica che devi fare 5 punti di misura tra il 100% e il 20% del tuo fondo scala e altri 5 punti equamente distribuiti se scendi sotto al 20%.
Quindi in totale, per ogni trasduttore, dovrebbero essere 5 o 10 in compressione e 5 o 10 in trazione.
Verifica però.


Max1971 ha scritto:

Secondo voi potrei percorrere la strada di rendere omogenei i trasduttori con una considerazione del tipo: i trasduttori della stessa marca, modello e fondo scala, possono essere considerati come UN trasduttore e quindi fare per un trasduttore la serie completa delle prove e per gli altri la verifica di un paio di punti per verso una sola volta?


E da inesperto quale sono qui invece ti dico che non mi sembra fattibile: se hai campioni secondari devi controllarli tutti singolarmente.

In generale invece non ho capito la questione dell'interpolazione: perchè per ogni trasduttore oltre a fare 5x2 fai anche x8?
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Max1971
Nuova recluta del forum


Registrato: 14/09/17 15:47
Messaggi: 3

MessaggioInviato: Sab Set 16, 2017 9:16 am    Oggetto: Rispondi citando

Intanto grazie per la risposta.

8x5x2 deriva da questo fatto:
8 sono i punti di misura richiesti dalla ISO 376 per poter utilizzare il trasduttore di carico per interpolazione dal 20 al 100% del Fondo scala. Utilizzandolo anche per carichi inferiori vanno aggiunti altri punti anche se questo non l'ho trovato scritto da nessuna parte.
5 sono le serie di misurazioni: 2 crescenti in pos.0°, più due serie con carichi crescenti/decrescenti ruotando il trasduttore di 120° e 240° per poter utilizzare il trasduttore in entrambe le direzioni (servono per calcolare il contributo di incertezza per ripetibilità e riproducibilità)
2 sono le ripetizioni di quanto sopra per usare il trasduttore sia in trazione che in compressione.

L'assunzione che mi permetterebbe di risparmiare tempo e soldi tarando solo un campione in maniera "completa" andrebbe prima dimostrata con uno studio, naturalmente. Certo che se dovessi tarare ogni singolo trasduttore in maniera completa, il tutto diventerebbe terribilmente complicato e dispendioso sia in termini di tempo che di denaro.
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