Indice del forum Il forum sulla Qualità di QualitiAmo
Torna all'homepage di QualitiAmo
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

consiglio su analisi del rischio
Vai a 1, 2  Successivo
 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La futura ISO 9001, l'attuale ISO 9001:2015 e le versioni precedenti
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
nikola
Nuova recluta del forum


Registrato: 30/09/14 06:36
Messaggi: 7

MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2017 2:47 pm    Oggetto: consiglio su analisi del rischio Rispondi citando

Buongiorno a tutti.
Sono alla prese con la nuova norma e sto pensando da diverso tempo a come introdurre in azienda l'analisi del rischio. Come in molte altre realtà mi scontro giornalmente con una visione perditempo sulla qualità e richiedere ulteriore lavoro a chi di qualità non vuol sentire parlare potrebbe rendermi la vita lavorativa davvero complessa. Perciò stavo pensando di utilizzare gli strumenti che già si conoscono e semplificare in questo modo:
1. Individuare rischio
2.Valutare il rischio
3.Apertura di azione preventiva per eliminare/ridurre il rischio
4. Verifica

Può funzionare?Oppure quale altra strada potrei utilizzare?
L'idea di introdurre FMEA o altri sistemi mi sembra un pò complessa....
Ringrazio chiunque voglia darmi consigli/suggerimenti...
Top
Profilo Invia messaggio privato
KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10262

MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2017 3:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

ma tu stai parlando del risk thinking della 9001:2015?
Top
Profilo Invia messaggio privato
nikola
Nuova recluta del forum


Registrato: 30/09/14 06:36
Messaggi: 7

MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2017 3:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Si,esattamente..non avevo spiegato bene..
Top
Profilo Invia messaggio privato
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26583

MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2017 3:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ti sposto nella sezione dedicata alla ISO 9001:2015, nikola.
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage
Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mar Feb 14, 2017 6:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Esatto nikola,
.....però dimmi come fai a fare la valutazione del rischio (se non esplori la probabilità che accada e la facilità o meno della sua scoperta (FMEA "ridotta")? e come fai a fare la decisione di che cosa fare per mitigare o addirittura ridurre a zero il rischio, o decidere di lasciarlo così come sta ed affrontarlo per ragioni (strategiche) di penetrazione, ad esempio, di un nuovo mercato. se presenta rischi capitali [aggiungo io]?....senza fare ricerche serie di mercato?
Come vedi la tua proposta operativa difetta [b] dei metodi di [u]misurare[/u] il rischio[/b] , non già [u]che cosa fare[/u] per affrontare i rischi che hai trovato, certo!, per mitigare o ridurre il rischio, forse da te è bene fare quello che dici tu e dipende fortemente di che prodotto più o meno complesso stiamo parlando (spille da balia o transatlentici?) e da che difficoltà operativa esiste, li da voi e che grado di conoscenza hanno i tuoi di risoluzione dei problemi legati al tuo prodotto..potrei continuare all'infinito..... ma mi sa che non serve se sai rispondere alle domande che ti ho fatto!
Ciao
Paolo
Top
Profilo Invia messaggio privato
nikola
Nuova recluta del forum


Registrato: 30/09/14 06:36
Messaggi: 7

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 9:09 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie mille per la risposta.....per la valutazione del rischio pensavo di effettuare una misurazione della gravità dell'impatto e la probabilità di accadimento. In base al risultato ottenuto aprire una azione preventiva e nel piano dell azione descrivere che cosa si intende fare per affrontare il rischio. Questo per quanto riguarda tutti i processi aziendali(dove probabilmente un analisi del rischio viene fatta senza essere registrata) in realtà essendo nel settore alimentare i rischi associati alla produzione ed erogazione del prodotto vengono già trattati tramite analisi haccp..

Grazie e complimenti per questo sito che è davvero davvero utilissimo.
Top
Profilo Invia messaggio privato
KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10262

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 9:28 am    Oggetto: Rispondi citando

Il problema non è come misurare, che penso sia ormai facile usando gli strumenti che citi, ma partendo da dove...

Un suggerimento potrebbe essere questo: inizia individuando quegli strumenti che già sono in uso in azienda con i quali di fatto viene misurato e gestito un rischio.
IL momento di riesame del contratto ad esempio è importante perchè misuri un rischio, ossia la tua capacità aziendale di soddisfarlo.
Lo stesso riesame della direzione, il ciclo di lavoro, l'applicazione del sistema qualità e i suoi obiettivi, la gestione delle modifiche.
In tutti questi strumenti, puoi inserire un controllo formale (anche a crocette) in cui dare evidenza della tua gestione del rischio. La somma di questi controlli ti darà un approccio lean thinking molto snello ma conforme.

Prova a partire dalla mappatura di tutti questi strumenti già in uso in azienda.
Top
Profilo Invia messaggio privato
rhox
Forumista classe "oro"


Registrato: 05/05/15 12:57
Messaggi: 2134
Residenza: Prov. Torino

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 10:38 am    Oggetto: Rispondi citando

sicuramente la parte di "calcolo matematico" del rischio ci sta, ma per me bisogna anche considerare tutte quelle componenti a cui dare questi valori è veramente complesso: vedi prodotto nuovo che non vende sul mercato, fornitore che non consegna in tempo, ecc..

queste sono voci che puoi ipotizzare e poi chiedere alla direzione di dirti eventualmente quali accetta e quali no, poi a questo punto provi a pensare come puoi arginare le seconde.
del resto se assegni d'ufficio un valore 1 di probabilità facile che ti chiedano anche in base a cosa lo determini e quando si va su questioni marketing/sociale secondo me è molto difficile sostenere certe tesi
Top
Profilo Invia messaggio privato
Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 4:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Che bello sentire la nostra Stefania che dice che è questione di organizzazione e non più di requisiti In effetti vediamo che nel passaggio dalla vecchia 2008 alla 2015 i cambi di requisito sono limitatissimi (pur se importantissimi come i 4.1 e 4.2 nuovi o il cap 7 che chiama procedure di "Supporto" quelle che prima dovevano essere coperte dalle uniche procedure scritte "più importanti"

Da vecchio consulente ho sempre detto che se cambiano i requisiti, benone!(: allora cambia tutto, ma se i requisiti non cambiano , l'organizzazione per soddisfarli, può cambiare enormemente! ...per questo ho insolentito di brutto una "star della Qualità" americana che in un sito dedicato alla nuova norma diceva, a livello di DIS (convinta!!) che nella 2015 non cambia quasi nulla e quindi "tutto va ben madama la Marchesa" ed il passaggio dalla 2008 alla 2015 è la solita manfrina di maquillage che hanno inaugurato le precedenti due versioni della norma.

Stefania sottolinea, anche con il carattere neretto, che ciò non è più vero. Anzi rincara la dose (sbaglio Stefania?) facendo veder che l'Imprenditore (messo in croce dal nuovissimo capitolo 5 della norma Ndr) è costretto a far vedere che ad esempio nel Riesame della Direzione, non deve più (come diceva la 2008) a limitarsi dimostrare, con le sue raccolte di dati, che il "prodotto" è conforme alle richieste contrattuali, ma anche l'organizzazione che ha sfornato il prodotto, è tale da ottenere sempre prodotti a posto (Certo la nostre Stefania non ha usato questo linguaggio semplcista che io uso , ma il succo della questione, cioè la differenza tre le due "posizioni" è molto, ma molto, diversa.

NON E' più da DIMOSTRARE, infatti, che se è buona l'organizzazione di una azienda è per caso che vengano fuori errorir su 3-4 parti per milione
invece tenere sotto controllo una serie di indicatori può davvero portare a fare errori che non sono più da IAG o qualche altro tipo di ente automotive.
Ciao
Paolo

Per RhoX:
guarda che nessuno nella norma parla di "calcolo matematico" per il rischio: la norma lascia ovviamente liberi, infatti cita in una nota che esiste anche la 31000, ma se tu invece chiami" calcolo matematico" il conticino della serva [con tutto il rispetto che ho per le colf] dei valori (dati a caso ed a naso della gravità e della probabillità di riscontrare il difetto)per calcolare la FMEA ridotta, allora ti posso dire che gli errori di dare a naso e a caso codesti valori è pari a quella di trovare come RGQ un emerito fesso: sappi che tutte le aziende sono in grado, dopo che gliel'hai spiegato bene, di dare tali valori senza dire castronate (te lo dico per esperienza). Poi è proprio il fiuto da Imprenditore che non prende grosse cantonate, che definisce tali valori nei casi limite (che poi sono i due che citi tu) perchè sono proprio le due eventualità che loro sono allenati ad affrontare tutti i giorn!
Ciao
Paolo
PS: mi pare di capire che parli come se fossi tu a dover fare questi calcoletti al posto dell'imprenditore.... se è così cambi tu o devi cambiare azienda: io non ci dormirei alla notte se fossi in una realtà simile dove puoi trovare i cancelli chiusi tutti i giorni (per chiara incapacità dell'"(im)prenditore"), che debba aspettare te che gli reggi la coda!
Top
Profilo Invia messaggio privato
Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 5:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Hei Nikola,
grazie per l'apprezzamento: il tuo metodo mi pare quello adatto, poi il riferimento all'HACCP è ottimo, se parli di food. La sua applicazione seria ti garantisce che i rischi di tipo alimentare e comportamentale del personale (la pianificazione della formazione nel riesame è la chiara evidenza che stai lavorando bene anche soprattutto nel rischio alimentare).
Però c'è un però, ... come la mettiamo con i rischi di altro tipo (gestionale, ad esempio!). Mi sa che sempre nel riesame tu debba farne cenno ....almeno.
All'ultimo che ho fatto ho scritto anche che il troppo voler stringere il cordone della borsa sulla formazione ha provocato enne NC dovute proprio al fatto che il personale non era stato adeguatamente formato. ...e poi abbiamo buttato giù una pianificiazione della formazione ad hoc.
Io lo farei e poi direi che per quelli che non hai ancora riportato nulla, vedrai durante l'anno e durante l'anno io piglierei appunti sul che cosa e come hai fatto (sempre dei gestionali perchè per gli alimentari devi dare prova, con le documented information, che hai un sistema "vivo" ed applicato!). Alla prossima Direzione dai prova della bontà del metodo applicato (FMEA) e soprattutto, dei risultati ottenuti! e/o la decisione di cambiare se la coperturta di questo metodo non è risutata troppo estesa!
Ciao


L'ultima modifica di Paoloruffatti il Mer Feb 15, 2017 5:44 pm, modificato 1 volta
Top
Profilo Invia messaggio privato
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26583

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 5:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paolo, a cosa ti riferisci esattamente? All'articolo che abbiamo pubblicato oggi? Se non ho capito male è così ma, in tal caso, siamo fuori tema rispetto alla discussione a meno che io non abbia colto il nesso...
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage
Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 6:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

E' proprio l'articolo pubblicato oggi!

Il fatto di essere fuori tema è perchè l'articolo tutto non c'entra con la discussione.....forse, ma non lo deve essere: l'articolo è bello pensato così!.

Io, forse sbagliando, ho pensato di postare così la mia risposta al tuo articolo, dato che continuava la tua lettura dettagliata della nuova 2015, mentre forse doveva avere una sua collocazione autonoma,(non so poi dove!)
ciao
Paolo
Top
Profilo Invia messaggio privato
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26583

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 6:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ah, OK, ho capito.

Paoloruffatti ha scritto:
mentre forse doveva avere una sua collocazione autonoma,(non so poi dove!)


In questi casi, se si tratta solamente di un'osservazione, puoi scrivere nella discussione della macchinetta del caffé mentre, se il discorso è più articolato, puoi aprire direttamente un nuovo topic dedicato all'argomento.

Scusa se rompo ma è per provare a tenere il forum più ordinato e anche perché chi si trovasse a leggere in futuro la discussione, non capirebbe bene tutti i riferimenti.
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage
Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 6:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

più che giusto: in futurio mi adeguerò
ciao
Paolo
PS (complimenti per il lavoraccio che hai fatto per far uscire così l'articolo!)
Top
Profilo Invia messaggio privato
nikola
Nuova recluta del forum


Registrato: 30/09/14 06:36
Messaggi: 7

MessaggioInviato: Mer Feb 15, 2017 7:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Proverò come mi avete suggerito e riflettendo sulle vostre risposte mi sto rendendo conto che probabilmente in azienda si effettua già una analisi del rischio abbastanza estesa senza essere formalizzata.Già previsti ad esempio corsi di formazione per personale ...etc..per il resto applichero' come è stato suggerito grazie ancora
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La futura ISO 9001, l'attuale ISO 9001:2015 e le versioni precedenti Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Vai a 1, 2  Successivo
Pagina 1 di 2

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
phpbb.it