Indice del forum Il forum sulla Qualità di QualitiAmo
Torna all'homepage di QualitiAmo
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

SGQ - LE ATTIVITA' CHE NON PUOI PERMETTERTI DI TRASCURARE

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La Qualità applicata
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
ROBERTO61
Nuova recluta del forum


Registrato: 24/11/12 11:35
Messaggi: 18

MessaggioInviato: Dom Lug 31, 2016 6:49 pm    Oggetto: SGQ - LE ATTIVITA' CHE NON PUOI PERMETTERTI DI TRASCURARE Rispondi citando

Il principio di Pareto noto anche come legge 80/20 dice che, approssimativamente, la maggior parte degli effetti (80%) è generato da poche (20%) cause.
L'80% delle ricchezze del mondo è concentrato nelle mani del 20% della popolazione, l'80% dei guadagni di un'azienda è generato da pochi clienti, l'80% del numero di problemi di qualità di un'azienda è generato da un numero ristretto di cause, l'80% di ciò che si ottiene è dovuto al 20% di ciò che si fa, ecc. ecc.

Questo principio si applica anche ai requisiti e, di conseguenza, alle attività dell'SGQ?

Le attività per soddisfare i requisiti di un SGQ sono molte e richiedono un investimento in tempo ed energia notevole.
Nel post precedente ho parlato dell'indagine AIAG che ha evidenziato una percezione diffusa tra gli "addetti ai lavori" sulla complessità e ridondanza di diversi requisiti dell'SGQ.

La maggioranza degli intervistati addirittura ritiene che questi requisiti abbiano un impatto negativo sulla Qualità per il tempo che sottraggono ad attività a più alto valore aggiunto.

Nell'indagine, la complessità e ridondanza dei requisiti degli SGQ, è risultata essere al terzo posto nella classifica dei fattori su cui è prioritario intervenire per migliorare la Qualità.
In media, gli intervistati dicono che ci vogliono più di 100 gg di lavoro all'anno per soddisfare i requisiti dello standard ISO/TS16949.

La mia esperienza mi trova d'accordo con i risultati dell'indagine.
In relazione allo specifico contesto aziendale ci sono molti requisiti che, sebbene siano di per sé corretti, contribuiscono poco ai risultati.

Spesso addirittura accade che il Responsabile della Qualità e il resto dell'azienda, sovraimpegnati dalle molteplici attività previste per soddisfare tutti i requisiti dell'SGQ, trascurino o facciano male le attività a più "Alto Valore Aggiunto".

Anch'io in passato mi sono trovato in una situazione del genere.

Col tempo, ho capito che, per ottenere dei risultati concreti e duraturi, non ci si può scordare del principio di Pareto.
_________________
Roberto Giuliani
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26583

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 8:41 am    Oggetto: Rispondi citando

Il discorso funziona perfettamente se lasciamo da parte le norme.

Un'organizzazione studia quali azioni potrebbero darle maggiori risultati e, in base a questa ipotesi, decide su cosa investire il proprio tempo.

Diverso, però, è l'approccio normativo perché - in questo caso - non possiamo scegliere quali requisiti soddisfare e quali no.
Quello che possiamo fare, e l'abbiamo detto molte volte, è usare le norme come semplice riferimento, prendere tutto quello che consideriamo uno spunto interessante e lasciare da parte ciò che non ci serve, almeno al momento.
Percorso fattibilissimo se non intendiamo certificarci.
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage
KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10262

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 9:20 am    Oggetto: Re: SGQ - LE ATTIVITA' CHE NON PUOI PERMETTERTI DI TRASCURAR Rispondi citando

ROBERTO61 ha scritto:
La mia esperienza mi trova d'accordo con i risultati dell'indagine.
In relazione allo specifico contesto aziendale ci sono molti requisiti che, sebbene siano di per sé corretti, contribuiscono poco ai risultati.


Me ne elenchi un paio? pensa1
Top
Profilo Invia messaggio privato
MikiMarru
Come da manuale


Registrato: 21/11/07 22:34
Messaggi: 1313
Residenza: Brescia

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 9:48 am    Oggetto: Re: SGQ - LE ATTIVITA' CHE NON PUOI PERMETTERTI DI TRASCURAR Rispondi citando

KK ha scritto:
ROBERTO61 ha scritto:
La mia esperienza mi trova d'accordo con i risultati dell'indagine.
In relazione allo specifico contesto aziendale ci sono molti requisiti che, sebbene siano di per sé corretti, contribuiscono poco ai risultati.


Me ne elenchi un paio? pensa1


Mi accodo con la stessa domanda
_________________
Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.
Top
Profilo Invia messaggio privato
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26583

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 10:58 am    Oggetto: Re: SGQ - LE ATTIVITA' CHE NON PUOI PERMETTERTI DI TRASCURAR Rispondi citando

KK ha scritto:
Me ne elenchi un paio? pensa1


L'unica cosa che mi viene in mente, visto che Roberto cita Pareto, è il caso di un'organizzazione che stia muovendo i primi passi da un approccio "assicurazione-controllo della qualità" a uno "gestionale".

E' chiaro che, in questo caso, ci saranno alcuni requisiti che, se applicati, daranno un ritorno immediato in termini di risultati e altri che sono invece più adatti a realtà già evolute che intendano completare la loro evoluzione gestendo completamente il lavoro e non correndo dietro alle grane come fanno i pompieri con gli incendi.

Un discorso di questo tipo, effettuato secondo un approccio graduale che implementi per primi quei requisiti capaci di dare un ritorno maggiore in termini di risultati spendibili nell'immediato, lo comprendo benissimo se parliamo del classico "cantinaro" che si avvicina per la prima volta a un concetto di tipo manageriale ma ho difficoltà a calarlo nel contesto che ci ha presentato Roberto (ISO/TS16949).

Cosa significa che 100 giorni di lavoro all'anno vengono dedicati al soddisfacimento dei requisiti normativi?
A me questa affermazione fa scendere brividi lungo la schiena perché significa che si lavora per l'auditor e non per l'azienda ma questo non è colpa della norma ma del fatto che non la si sia calata sufficientemente nel lavoro quotidiano e che si continui a considerare il sistema gestionale come qualcosa di staccato dal lavoro vero.

Sbaglio Roberto? Cosa mi sono persa? pensa1
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage
ROBERTO61
Nuova recluta del forum


Registrato: 24/11/12 11:35
Messaggi: 18

MessaggioInviato: Mar Ago 02, 2016 10:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

Eccomi qua Stefania, scusami se non sono molto tempestivo nel rispondere ma non sono ancora in ferie.

Come primo punto ci tengo a chiarire che nel topic che ho aperto non mi sembra di aver fatto passare il messaggio che è meglio non fare tutte le attività previste dagli standard ISO. Come hai ben evidenziato, se vuoi certificarti, devi farle tutte!
Anch'io le faccio tutte, non passo la busta sottobanco agli auditor.

Il messaggio invece è: anche nell'SGQ ci sono attività che, quando sono fatte come si deve, contribuiscono in modo predominante all'ottenimento dei risultati rispetto ad altre che, sia pure valide di per sé, in funzione dello specifico contesto aziendale, non hanno lo stesso impatto sui risultati.

Ti faccio un esempio di cui ho esperienza diretta.
L'ISO/TS 16949 prevede che, se hai dei fornitori non certificati almeno ISO 9001, tu debba fargli un audit almeno una volta all'anno.
Ho 6-7 fornitori non certificati che ci forniscono vari componenti da molti anni. "Paradossalmente", la loro prestazione qualitativa è ottima. Molto raramente mi hanno creato dei problemi.
Ora, gli audit li facciamo, ma per me non è sicuramente un'attività prioritaria. Se c'è un conflitto di date tra la partecipazione alla FMEA di un nuovo prodotto e l'audit programmato a uno di questi fornitori, sposto l'audit.

In conclusione, secondo me, è importante che certe attività, per il loro contributo ai risultati, abbiano la massima attenzione e priorità sulle altre. Questo soprattutto quando le risorse di un'azienda sono limitate. È ovvio che se ci sono risorse per seguire tutto perfettamente, il problema non si pone. Ma nel settore automotive in Europa, sono tanti anni che vedo strutture organizzative sempre più ridotte. Anche nella mia stessa azienda.

In ultimo, in riferimento ai 100 giorni che ti fanno venire i "brividi" sai bene che l'ISO/TS 16949 ha più requisiti dell'ISO 9001 e che inoltre a questi si aggiungono anche i cosiddetti CSR (Customer Specific Requirements). Quando sei fornitore di più clienti costruttori d'auto, la somma dei requisiti specifici può essere davvero impegnativa.
Per farti un esempio recente, qualche giorno fa ho avuto un audit della MAN (Costruttore di camion del gruppo Volkswagen). Uno dei loro requisiti specifici è quello che tu abbia anche degli auditor interni abilitati secondo lo schema VDA 6.3 in aggiunta allo schema ISO/TS.

Faccio quindi fatica a credere che le aziende coinvolte dall'indagine costruiscano i loro sistemi solo sulla carta per fare felice l'auditor ISO/TS. Quando fornisci più di un cliente costruttore d'auto, la frequenza dei loro audit è alta e non riusciresti a fare tutte le volte carte false.
Inoltre, se hai un SGQ di "carta" e i risultati sono scarsi non puoi prendere in giro l'auditor ISO/TS. Tra le prime cose che ti chiede di vedere quando inizia l'audit, ci sono le tue reali prestazioni qualitative visibili in ogni momento sui portali dei tuoi clienti. Lì, non si può barare.

Questo è ovviamente il mio personale punto di vista.
_________________
Roberto Giuliani
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26583

MessaggioInviato: Mer Ago 03, 2016 7:55 am    Oggetto: Rispondi citando

ROBERTO61 ha scritto:
L'ISO/TS 16949 prevede che, se hai dei fornitori non certificati almeno ISO 9001, tu debba fargli un audit almeno una volta all'anno.
Ho 6-7 fornitori non certificati che ci forniscono vari componenti da molti anni. "Paradossalmente", la loro prestazione qualitativa è ottima. Molto raramente mi hanno creato dei problemi.
Ora, gli audit li facciamo, ma per me non è sicuramente un'attività prioritaria. Se c'è un conflitto di date tra la partecipazione alla FMEA di un nuovo prodotto e l'audit programmato a uno di questi fornitori, sposto l'audit.


Perfetto, adesso ho compreso benissimo e sono assolutamente d'accordo con te.

ROBERTO61 ha scritto:
In ultimo, in riferimento ai 100 giorni che ti fanno venire i "brividi" sai bene che l'ISO/TS 16949 ha più requisiti dell'ISO 9001 e che inoltre a questi si aggiungono anche i cosiddetti CSR (Customer Specific Requirements). Quando sei fornitore di più clienti costruttori d'auto, la somma dei requisiti specifici può essere davvero impegnativa.


Ma io non criticavo il concetto dei 100 giorni. Per me, per assurdo, dovrebbero essere addirittura di più perché, quando un sistema è calato nella realtà e funziona davvero, non ci sono giorni in cui si lavora su di esso e giorni in cui si lavora sul resto ma si lavora quotidianamente con il supporto di un sistema che fa in modo che il tutto funzioni a dovere.

Era questa la frase che non mi è piaciuta:

ROBERTO61 ha scritto:
In media, gli intervistati dicono che ci vogliono più di 100 gg di lavoro all'anno per soddisfare i requisiti dello standard ISO/TS16949.


perché, se passo anche un solo giorno a "soddisfare i requisiti dello standard" non sto creando valore aggiunto e sto buttando via il mio tempo.

Non so se sono riuscita a farmi capire... Smile
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage
Slender Man
M.A.S.P.


Registrato: 20/04/12 14:28
Messaggi: 3220

MessaggioInviato: Mer Ago 03, 2016 12:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

io invece trovo curioso il riferimento alle altre attività "a piu' alto valore aggiunto".

no, ripensandoci non lo trovo curioso.

Ah, ho fornito OEM ovunque, non abbiamo mai certificato un auditor secondo le VDA. Chiaro, devo dare evidenza di come sono qualificati gli auditor (non solo certificati. qualificati). Chiaro, ho avuto resistenze. Ma se io fornisco TUTTI non posso certificare TUTTI su TUTTO.
E non sempre posso fare il best fit (che chiaramente è l'approccio migliore per i CSR). Ci sono richieste incompatibili.

E' come quando uno viene a casa mia e mi chiede il WCM. Se io sono una boita che non ha mai fornito altri, ok, implemento WCM e continuo a fare la superboita. Ma se lavoro per tutti i costruttori, e ognuno vuole aver voce in capitolo sul mio gestionale interno, che faccio? Aziende parallele?

No, do evidenza dei requisiti. Spiego perche' quello che faccio garantisce quello che loro vogliono ottenere col WCM. In alcuni casi, pure meglio. Poi è difficile perche' talvolta chi non ha mai lavorato con questo approccio e viene mandato allo sbaraglio a valutare fornitori con un manualetto WCM sottopelle e qualche ora di aula non è in grado di lavorare per requisiti paralleli, e soprattutto non vuole prendersi la responsabilità di accettare una cosa diversa, ma che funziona (il che per me è il CUORE di un SQE che si occupi di sistema).

In conclusione, dal tono del tuo scritto mi sembra che tu stia commentando non l'ISO TS, ma l'ISO TS introdotta su uno schema ISO9000 molto "automotive italia". In quel caso sono d'accordo su tutto quel che scrivi.
_________________
"It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description)
Top
Profilo Invia messaggio privato
ROBERTO61
Nuova recluta del forum


Registrato: 24/11/12 11:35
Messaggi: 18

MessaggioInviato: Mer Ago 03, 2016 11:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ma io non criticavo il concetto dei 100 giorni. Per me, per assurdo, dovrebbero essere addirittura di più perché, quando un sistema è calato nella realtà e funziona davvero, non ci sono giorni in cui si lavora su di esso e giorni in cui si lavora sul resto ma si lavora quotidianamente con il supporto di un sistema che fa in modo che il tutto funzioni a dovere.

Era questa la frase che non mi è piaciuta:

ROBERTO61 ha scritto:
In media, gli intervistati dicono che ci vogliono più di 100 gg di lavoro all'anno per soddisfare i requisiti dello standard ISO/TS16949.

perché, se passo anche un solo giorno a "soddisfare i requisiti dello standard" non sto creando valore aggiunto e sto buttando via il mio tempo.

Non so se sono riuscita a farmi capire... Smile


Ciao Stefania,
ho capito la tua interpretazione della frase dei "100 giorni" e spero che il significato dato dai partecipanti all'indagine AIAG non sia questo.

Nell'articolo del blog AIAG è scritto testualmente così:

"Some interesting statistics emerged from the Quality 2020 study regarding QMS, including:
On a per-site average, respondents invest 116 workdays annually to comply with QMS requirements.


Non ho trovato un maggiore dettaglio che spieghi meglio il significato.

Però, nel Quality 2020 report evidenziano le tre principali preoccupazioni dei partecipanti all'indagine che riporto in lingua originale:

- The need to maintain multiple systems in support of multiple standards
- Increase in number of customer specific requirements (OEM and Tier 1)
- Poor correlation between certification(s) and actual performance


Queste tre preoccupazioni indicano che c'è bisogno di più standardizzazione nei requisiti dei diversi clienti OE ed un minore numero di CSR e che inoltre, a dispetto del fatto che questi requisiti aggiuntivi aumentino il numero di attività dell'SGQ, l'efficacia non sembra essere elevata visto che si evidenzia anche che c'è poca correlazione tra la certificazione e la reale prestazione.

Questa è perlomeno la mia interpretazione. ('pensa1')
_________________
Roberto Giuliani
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
ROBERTO61
Nuova recluta del forum


Registrato: 24/11/12 11:35
Messaggi: 18

MessaggioInviato: Gio Ago 04, 2016 5:28 am    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ah, ho fornito OEM ovunque, non abbiamo mai certificato un auditor secondo le VDA. Chiaro, devo dare evidenza di come sono qualificati gli auditor (non solo certificati. qualificati). Chiaro, ho avuto resistenze. Ma se io fornisco TUTTI non posso certificare TUTTI su TUTTO.
E non sempre posso fare il best fit (che chiaramente è l'approccio migliore per i CSR). Ci sono richieste incompatibili.


Ciao,
sei stato fortunato a trovare clienti di "buon senso", dal report AIAG 2020 ( vedi anche ultima risposta a Stefania), non sembra però essere la situazione più comune.

Citazione:
In conclusione, dal tono del tuo scritto mi sembra che tu stia commentando non l'ISO TS, ma l'ISO TS introdotta su uno schema ISO9000 molto "automotive italia". In quel caso sono d'accordo su tutto quel che scrivi.


Non riesco ad interpretare questo tuo ultimo commento. Puoi chiarirmelo?
Grazie.
_________________
Roberto Giuliani
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26583

MessaggioInviato: Gio Ago 04, 2016 8:50 am    Oggetto: Rispondi citando

ROBERTO61 ha scritto:
spero che il significato dato dai partecipanti all'indagine AIAG non sia questo.


In caso contrario, sarebbe davvero triste.

ROBERTO61 ha scritto:
- Poor correlation between certification(s) and actual performance[/i]


Una delle tre preoccupazioni, soprattutto, sembra confermare che tutto questo lavoro non va a influire sulle prestazioni. Allora mi chiedo: ne vale davvero la pena? Al netto dell'obbligo, sul quale non si discute, non sarebbe meglio cercare di tirare fuori tutto il buono possibile dalla norma che abbiamo deciso di adottare, piegandola alle nostre necessità?

Mentre ci riflettiamo tutti sopra, ti ringrazio per le tue riflessioni, Roberto. Smile
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA



IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO



HAI DATO UN'OCCHIATA AL REGOLAMENTO DEL FORUM PRIMA DI SCRIVERE IL TUO MESSAGGIO?
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage
Slender Man
M.A.S.P.


Registrato: 20/04/12 14:28
Messaggi: 3220

MessaggioInviato: Gio Ago 04, 2016 9:53 am    Oggetto: Rispondi citando

ROBERTO61 ha scritto:
Citazione:
Ah, ho fornito OEM ovunque, non abbiamo mai certificato un auditor secondo le VDA. Chiaro, devo dare evidenza di come sono qualificati gli auditor (non solo certificati. qualificati). Chiaro, ho avuto resistenze. Ma se io fornisco TUTTI non posso certificare TUTTI su TUTTO.
E non sempre posso fare il best fit (che chiaramente è l'approccio migliore per i CSR). Ci sono richieste incompatibili.


Ciao,
sei stato fortunato a trovare clienti di "buon senso", dal report AIAG 2020 ( vedi anche ultima risposta a Stefania), non sembra però essere la situazione più comune.


è possibile, è anche vero che portavo le evidenze fattuali dell'assurdità della richiesta. come dicevo, da li' in poi è una questione di principio di realtà, che tendenzialmente ho visto essere abbastanza recepito dai clienti strutturati, e poco/per nulla da quelli sabaudofili.

Citazione:
Citazione:
In conclusione, dal tono del tuo scritto mi sembra che tu stia commentando non l'ISO TS, ma l'ISO TS introdotta su uno schema ISO9000 molto "automotive italia". In quel caso sono d'accordo su tutto quel che scrivi.


Non riesco ad interpretare questo tuo ultimo commento. Puoi chiarirmelo?
Grazie.


intendo dire che bisogna mangiare. quindi se quello che ti paga le bollette dice che devi fare certe attività per ottenere certi requisiti e poter fornire NON perche' gli interessino davvero i requisiti, ma perche' il suo capo lo ha mandato li' a chiedere quello, e quello deve chiedere (tipico approccio del RCO*), allora fai un rapido calcolo di convenienza e poi chiudi gli occhi e fai. Se poi riesci a far finta di fare è pure meglio.

*Regio Costruttore Olandese, fka Regio Costruttore Nazionale

_________________
"It's my way, or the highway." (James Dalton, Esq.)
"Manly hearts to guard the fair" (Job Description)
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La Qualità applicata Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
phpbb.it