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Expo 2015
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 11:15 am    Oggetto: Expo 2015 Rispondi citando

Che ci piaccia o no, favorevoli o scettici ma l'Expo 2015 è iniziato.

E credo si debba avere il "dovere" di andare in quanto si tratta di una manifestazione non ordinaria per dimensioni e per il suo carattere di internazionalità.

E notare che il sottoscritto è stato finora se non proprio un Expo-scettico di sicuro un Expo-indifferente... tuttavia credo sia importante andare per vedere, capire, valutare e magari rischiando anche di dare infine un giudizio negativo ma basato comunque su una esperienza concreta circa una manifestazione straordinaria.

Detto ciò ho deciso di aprire questo topic dedicato "Expo 2015" dove tutti noi "qualitatesi" possiamo riportare sia le nostre esperienze dirette (per quelli che decideranno di visitare l'Expo) sia in generale tutti gli articoli, le discussioni e gli approfondimenti che noi, col nostro piglio da "misuratori" vorremmo effettuare sul tema.

Buon Expo a tutti!
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Guerra
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 11:39 am    Oggetto: Rispondi citando

Non ho capito; parlando da non qualitatese, ma da persona normale esprimo la mia soddisfazione per questa manifestazione.
Spero di poterla visitare.
In un mondo dove deve per forza esistere il lato oscuro (no-qualcosa), una manifestazione che raggruppa 150 paesi insieme deve far riflettere prima di tutto.
La visiterei anche solo per l'architettura dei padiglioni.
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 12:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Cosa non hai capito, forse cosa intendo per persona qualitatese?
Intendo che noi, per deformazione professionale, siamo abituati a valutare sulla base di "evidenze oggettive" e non solo "mi piace" o "non mi piace".

Concordo assolutamente con la tua valutazione da "persona normale" con lo scetticismo verso questo ormai assodato "no-qualcosa" che deve sempre esserci...
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 1:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Eccomi qui, il signor no-qualcosa Very Happy
Le ragioni del dissenso hanno un loro significato......si parla di nutrire il pianeta, dimenticando che il pianeta, non solo si nutre da solo, ma che anzi senza di noi starebbe molto, molto meglio.
Sostenibilità ed accessibilità al cibo, valorizzazione delle biodiversità....gran bei discorsi con cui fare convegni e appunto perchè no, anche un bell'expo, ma in pratica sono finiti per farsi sponsorizzare da coca cola e mac donalds (e non pensate che scriva questo da vegano, ma solo da persona che osserva)....e non aggiungo altro.

Detto questo, gli episodi violenti degli ultimi giorni non hanno niente a che fare col dissenso anzi non hanno fatto che arrecare danno al movimento pacifico di protesta.

Riguardo "l'obbligo morale" di visitare l'expo mi trovi in totale disaccordo, non lo visiterò di certo e non ho bisogno di andare li per avere un'idea, che per carità può essere giusta o sbagliata ma sempre un'idea rimane.
Wink
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#34
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 1:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fabrizio Bevilacqua in data 30 Gennaio 2013 ha scritto:
“Nutrire il pianeta – Energia per la vita” è lo slogan di Expo 2015. Attraverso questo motto l'importante kermesse fieristica milanese prevista per il semestre maggio-ottobre 2015 sembra quindi puntare con decisione su tematiche oggi determinanti, come l' accesso alle risorse , la sovranità alimentare, la sostenibilità del sistema produttivo e così via. Si tratterebbe certamente di una posizione nobile e condivisibile, se non fosse macchiata da alcune gravi contraddizioni che suscitano istintivamente molti dubbi.
Anzitutto – perdonate l'apparente pignoleria, ma in un'epoca in cui lo scontro riguarda prima di tutto le parole e il modo di esprimersi ci tengo a fare questa sottolineatura –, ricompare prepotentemente l'idea di “ sviluppo sostenibile ” già a suo tempo analizzata da diversi pensatori, primo fra tutti Serge Latouche, che hanno evidenziato la natura paradossale di questa espressione, poiché uno sviluppo potenzialmente infinito su un pianeta costituito da risorse finite è semplicemente e logicamente impossibile.
Sicurezza e qualità alimentare sono i macro temi dell'Expo, suddivisi in diverse sottoaree che vanno da scienza e tecnologia a innovazione della filiera, da alimentazione e stili di vita a cooperazione e sviluppo. Tutto è coordinato da un comitato scientifico di venti personalità, esperti degli argomenti oggetto di dibattito. A una prima occhiata, nonostante le premesse “semantiche” tradiscano un approccio non innovativo e tipico dell'ambientalismo istituzionale , le intenzioni sembrano comunque buone, poiché è innegabile che la natura della crisi sistemica che stiamo vivendo in questi anni è anche, forse soprattutto, di natura alimentare e di accesso alle risorse in generale.
Al di là del tenore e dei contenuti che si svilupperanno quando i partecipanti – istituzioni, imprese, società civile, organizzazioni – si siederanno intorno ai tavoli di Expo 2015, c'è una cosa che già adesso, due anni e mezzo prima del taglio del nastro, fa storcere il naso. Nel corso della campagna promozionale della manifestazione, si sta attribuendo infatti grande importanza allacollaborazione con i partner che decideranno di partecipare.
Ecco come viene presentata l'opportunità di adesione sul sito ufficiale: «Official Global Partners: aziende le cui attività ei cui valori siano intrinsecamente legati al tema dell'Expo, che contribuiscano allo sviluppo del tema e godano di un' esclusiva settoriale a livello mondiale, nonché aziende che sviluppino i principali servizi e tecnologie dell'Expo a sostegno dell'innovazione e sostenibilità dell'evento».
Oltre ai vantaggi commerciali che le aziende potranno trarre quindi – visibilità, accesso a importanti network, coinvolgimento in processi decisionali e progettuali futuri –, viene prospettata anche l'imperdibile occasione di lasciare il segno portando la propria esperienza e presentando l'attività aziendale nel campo della sostenibilità, dell'etica e dell'impegno sociale. Ma quali sono le imprese in questione, quali gli esempi virtuosi che costituiranno il biglietto da visita di Expo 2015?

Qui casca l'asino: fra gli Official Global Partners, il più prestigioso dei tre livelli di partenariato offerti, figurano alcuni nomi che cozzano decisamente con le premesse poste. Primo fra tutti quello di Enel. La politica aziendale del colosso energetico italiano rimane discutibilmente fondata sulle fonti fossili, che non rappresentano certo una garanzia di sostenibilità per le generazioni future. Anche la politica di green energy è caratterizzata da inaccettabili contraddizioni, come testimonia la recente vicenda degli impianti idroelettrici che Enel ha avviato in Sud America, come quelli del Cotzal in Guatemala e di Palo Viejo, gravati da un impatto ambientale devastante e da una politica dispotica nei confronti delle popolazioni locali.
D'altronde, è già da un po' di tempo che organizzazioni attive nel campo della tutela dell'ambiente hanno portato alla luce le carenze della linea della multinazionale controllata al 30% dallo Stato italiano. Secondo uno studio di Greenpeace, per esempio, il 40% della produzione energetica di Enel deriva dal carbone . I 2,5 miliardi di euro stanziati per la conversione a carbone della centrale di Porto Tolle non fanno altro che confermare l'incompatibilità dell'ente energetico con i presupposti di sostenibilità ed etica di Expo 2015 di cui, nonostante ciò, è partner ufficiale.
Così come lo è Accenture , che se dal punto di vista ambientale non ha grosse macchie nel curriculum, da quello etico non è ceto irreprensibile. Multinazionale americana del settore consulenza aziendale, è stata oggetto di forti pressioni per via della decisione di stabilire la propria sede nel paradiso fiscale delle Bermuda. Da un paio d'anni, a seguito di tali pressioni, l'azienda ha deciso di spostarsi, scegliendo però come nuova casa l'Irlanda. Non un paese a caso, dato che Dublino offre interessanti escamotage dal punto di vista fiscale.
Nella storia recente di Accenture pesa anche la partecipazione alloscandalo Enron – colossale multinazionale energetica americana protagonista di un disastroso crac che nel 2001 condusse migliaia di risparmiatori sul lastrico e decine di dirigenti in galera –, in cui fu coinvolta la compagnia progenitrice Arthur Andersen – fu proprio per questo che Accenture decise di abbandonare il suo vecchio nome: Andersen Consulting.
Sempre fra gli Official Global Partner figura Finmeccanica , che attraverso le sue numerose controllate – i vari dipartimenti regionali, Augusta, Ansaldo, Oto Melara, DRS e così via – è uno dei marchi più in vista nel settore degli armamenti, un'attività non certo giustificabile dal punto di vista etico e morale. A questo si aggiunge il teatrino tipicamente italiano che sta animando i vertici aziendali da alcuni mesi a questa parte e che sarà sicuramente un tema caldo della campagna elettorale, in cui il primo attore è il presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi, attualmente indagato per corruzione internazionale.
Oltre ai “Worldiwide Partners” principali, Expo 2015 può contare anche su una serie di event sponsors , aziende che hanno legato il proprio marchio alle iniziative collegate alla manifestazione fieristica. Fra essi, alcuni paiono molto vicini, per quando riguarda le ombre sulla loro politica aziendale, agli altri partner già citati.

È per esempio il caso di Rio Mare , brand della multinazionale dell'alimentazione Bolton Group. Il famoso marchio di tonno è stato oggetto di una campagna di Greenpeace finalizzata a classificare le aziende del settore in base alle tecniche di pesca del tonno e alla loro sostenibilità. Grazie alla pressione esercitata, Bolton ha ridefinito la propria politica, che prima non prevedeva alcun disciplinare ambientale o etico. Adesso, il gruppo sostiene che il 45% della propria produzione è frutto di metodi di pesca sostenibile (senza l'utilizzo di FAD) e promette che entro il 2017 questa quota raggiungerà il 100%. Fatto sta che il risultato – tutto da verificare e comunque solo parziale – non è stato frutto di una responsabile presa di coscienza, ma di una denuncia pubblica da parte di un ente terzo. Rio Mare è sponsor dell'iniziativa di Expo “Best Food Generation – Nutrizione e varietà”.
All'evento “A scuola con Expo” ha invece deciso di legare il proprio nome Nestlè . In questo caso la contraddizione sfiora il grottesco e farebbe sorridere se non si stesse parlando di fatti tremendamente seri: una manifestazione che pone come temi principali la sovranità alimentare, la riduzione della forbice nord-sud, la tutela del diritto al nutrimento viene sponsorizzata da una multinazionale dell'industria alimentare che ha un passato costellato di soprusi e azioni condannabili (e spesso condannate) proprio in questi ambiti.
Per esempio, Nestlè ha infranto più volte il Codice internazionale varato dall'OMS in merito alla somministrazione di latte in polvere ai neonati. È stata coinvolta in azioni legali contro paesi come Etiopia e Venezuela, in cui fame e povertà sono una drammatica realtà, e in scandali sempre riguardanti il surrogato del latte materno in Gabon e nelle Filippine. Inoltre, è simbolo e fautrice di quella globalizzazione della cultura alimentare responsabile della perdita delle tradizioni gastronomiche che proprio la fiera milanese si propone di salvaguardare e rivitalizzare.
Non voglio trascinare Expo 2015 in un processo alle intenzioni, ma è indubbio che, viste le premesse, l'organizzazione possa essere accusata quantomeno di grave incoerenza. Ciononostante, l'auspicio rimane che non si tratti dell'ennesimo caso di green washing da parte di istituzioni e multinazionali e che, a dispetto dell'inopportuna e ingombrante presenza dei marchi a cui si è accennato, la kermesse si possa rivelare un contesto in cui queste fondamentali tematiche possano essere davvero poste in maniera efficace e imparziale all'attenzione del mondo.

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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 2:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

E' sempre facile denigrare chi fa qualcosa; molto meglio manifestare contro, troppo impegnativo manifestare per qualcosa.
Ciechi e sordi; peccato non muti.
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 2:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Guerra ha scritto:
E' sempre facile denigrare chi fa qualcosa; molto meglio manifestare contro, troppo impegnativo manifestare per qualcosa.
Ciechi e sordi; peccato non muti.


Ma che discorso è ??
Difendi anche la malavita organizzata allora, anche lei crea lavoro.
Anzi difendi pure i black blok con i danni che hanno fatto si alzerà il PIL.
Ma l'hai almeno letto l'articolo ?? Sono dati oggettivi e non soggettivi.

In riferimento all'ultima frase fammi sapere se ti riferisci direttamente a me, ti rigrazio.
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 2:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Stai chieto #34; fa male agitarsi.
Mi riferivo a quelli come Bevilacqua ed ai manifestanti no-qualcosa; perciò non so se mi riferisco anche a te.
Sui dati oggettivi (solite cose) non mi dilungo in discussioni; sarebbero solo polemiche.
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 2:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Guerra ha scritto:
Stai chieto #34; fa male agitarsi.
Mi riferivo a quelli come Bevilacqua ed ai manifestanti no-qualcosa; perciò non so se mi riferisco anche a te.
Sui dati oggettivi (solite cose) non mi dilungo in discussioni; sarebbero solo polemiche.


Scusa ma bisogna avere tutti la stessa idea ? Dove sta scritta sta cosa ? Ve l'ha detto Renzi ?? Mi aspettate fuori dalla ditta con gli amici celerini in tenuta antisommossa ??

A me pare NORMALE che se una manifestazione punta ad un obbiettivo non possa avere come sponsor aziende che remano CHIARAMENTE contro quell'obbiettivo, e che contribuiscono all'aggravarsi del problema, mi pare lapalissiano.
Altrimenti è solo un modo come un altro per lavarsene le mani.

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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 2:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

34 volte permaloso ha scritto:
Mi aspettate fuori dalla ditta con gli amici celerini in tenuta antisommossa

Ho di meglio da fare.
Stai chieto, sorseggia una tisana.
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 2:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Guerra ha scritto:
34 volte permaloso ha scritto:
Mi aspettate fuori dalla ditta con gli amici celerini in tenuta antisommossa

Ho di meglio da fare.
Stai chieto, sorseggia una tisana.


Rispondi a quanto ho esposto se ti va e se non hai di meglio di fare...
Non sono permaloso, mi piacerebbe solo capire come la pensate.....cioè mi parlate di qualità e di expo.....ma con che criterio sono stati scelti gli sponsor, vogliamo metterla così allora ??
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 3:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao 34#
rispondo al tuo grosso riportare l'articolo di Bevilacqua, solo per dire che sono d'accordo.
Mi preme ricordarti una cosa: Enel-Porto-Tolle-Carbone è un problema che conosco da vicino, sia perchè le caldaie di Porto Tolle le ho costruite io, nelle mie officine (non ricordo se Ansaldo o Tosi), sia perchè da consulente ho affiancato uno dei consorzi fatti dai locali che avevano visto l'occasione di spartirsi la torta della costruzione del nuovo sistema di stoccaggio di Carbone (americano, guarda caso!!).

Sappi anche che a Torre Valdaliga, vicino a Roma, lo scempio della trasformazione a carbone lo hanno già completato, poi hanno in programma di convertirne altre (e vanno avanti a sviluppare questo programma imperterriti nel silenzio pù assordante!), il tutto mentre il popolo bue stava discutendo di uno specchietto per allodole come l'Italicum.

I primi lavori che hanno appaltato a quei poveretti di Porto Tolle (che hanno la prima opzione perchè locali (sa Dio perchè allargata al Veneto ed Emilia Romagna tutta)!!, sono stati quelli di rottura a pezzi e demolizione dello skin casing delle caldaie (quello pieno di amianto, che se quei poveretti moriranno di mesotelioma pleurico lo faranno tra 30-40 anni, quando cioè chi ci ha lucrato sopra sarà bell'e sepolto).

Devi sapere che i 4 gruppi da 660 MW ciascuno erano fermi totalmente dal momento che dall'inizio della crisi NON C'ERA PIU' BISOGNO DI ENERGIA [per inciso ti dico che noi abbiamo circa 140 Gigawatt di potenza installata e ne stiamo utilizzando si e no 40 !!] ...e adesso c'è un disonesto mentale di un nostro leader politico che ha convinto mezza Italia (di fessi) che è bene che facciamo costruire interamente dai francesi 4 centrali nucleari che tecnicamente si sono dimostrate essere una ciofeca pazzesca,(con tanto di sua firma su di una lettera di intenti con Sarkozy). Il tutto spendendo secondo tabella 24 miliardi di € ...che non abbiamo, ma che diventeranno almeno 60 alla moda di tutte le grandi opere italiane!

Volevo dirti che quelle centrali avrebbero potuto essere convertitre a polverino di carbone da subito senza mettere mano alle caldaie: bastava solo metterci vicino i mulini a palle che lo riducono in polvere per essere bruciato, perchè erano già predisposte in tal senso!!!.

Il problema è un altro: NOI SIAMO UNA COLONIA AMERICANA: nel senso che quando loro progettano un qualcosa di sbagliato, non è che loro buttano via il progetto (con relativa perdita dei costi): loro vendono il progetto ai negri con la sciona al naso (sciona=anello) NOI!!!.
Se vuoi a parte ti racconto una riga di casi documentati di queste porcate che fanno e poi ci vendono a caro prezzo ...e tutte all'anima del rispetto ambientale.

Un solo esempio per tutti: noi da sempre abbiamo fatto centrali elettriche sulla base di licenze americane.

Per accontentare pubblico e privato l'ENEL da sempre ha fatto la spartizione egualitaria: ha comperato il 50% di centrali di modello Babcock&Wilcocx (Ansaldo) e l'altro 50% da Westinghouse (Franco Tosi) io ho lavorato per entrambi e le conosco molto bene.

Quelle Ansaldo da 320MW ciascuna (ce ne sono 4 in un sito) brucia 40t/ora di carbone ovviamente Americano, che è il migliore perchè contiene poco zolfo=circa l'1,poco %, contro il 12%del Sulcis!!=folle!)

Bene: noi abbiamo installato in Italia circa una cinquantina di queste Babcock & Wilcocx; sai quante ce ne sono nel grande stato confederato USA?..... una !!! e tenuta ferma perchè ha un rendimento altissimo se va a tavoletta (circa il 98%), ma il suo rendimento precipita sotto al 70% se va in attenuazione di fuoco per modulare la potenza = di notte ad esempio... ed in Italia da sempre abbiamo un carico notturno da gestire attentamente).

Negli altri campi non posso dire nulla perchè non conosco le cose a fondo, ma a proposito di rispetto dell'ambiente e delle bio diversità hai visto la puntata di Report sull'olio di palma?, se no vai su internet e .... buona visione!

Circa una nota casa italiana che produce creme al cioccolato spalmabile, è stato evidenziato che questo olio di palma (costituito da un sacco di grassi saturi =colesterolo) è un costituente di questa crema per il 40% , mentre le nocciole e cioccolato tanto reclamizzate sono il 50% ciascuno del totale che è pari al 7%= 3,5%: non so se la Gabanelli racconta palle, ma dalle cause che ha vinto finora (tutte!) forse dice la verità.

Io posso solo aggiungere che da giovane non ancora sposato, ho conosciuto un pediatra di Latina, che conosceva bene il produttore della crema spalmabile in questione; costui mi disse, testualmente: "ingegnere, se avrà figli nella vita, si ricordi che se li vuole avvelenare a piccole dosi dia loro la xxxxxxxxxxx " ...inutle dire che in casa mia quella crema non è mai entrata!!
ciao!
Paolo


L'ultima modifica di Paoloruffatti il Mar Mag 05, 2015 3:27 pm, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 3:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Paolo per la tua preziosissima testimonianza, in quest'epoca di matti noi saremo sempre i bastian contrario, ma va bene così.
Sembra che basti fare qualcosa per poter avere la pretesa che nessuno critichi e che tutto vada bene, poi non importa come.
L'atteggiamento "Io ho fatto, tu no quindi posso aver lavorato male e in malafede quanto mi pare, però ho fatto" non mi trova per niente d'accordo.
Wink
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Paoloruffatti
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 3:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao 34#
non ho capito affatto la tua frase virgolettata
Citazione:
L'atteggiamento "Io ho fatto, tu no quindi posso aver lavorato male e in malafede quanto mi pare, però ho fatto" non mi trova per niente d'accordo.

Se pensi che io abbia questo atteggiamento, hai cannato in pieno, dato che io ti ho raccontato tutta quella sequela di esperienze non tanto per far vedere che "io so io e voi nun siete un ca..." come diceva il marchese del Grillo, ma semplicemente per avvalorare i fatti, dato che io raramente racconto cose "per sentito dire" e mai le vendo per sicure (sarà che S.Tommaso insegna...)

......Spero di aver preso il solito abbaglio!
ciao
Paolo
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MessaggioInviato: Mar Mag 05, 2015 3:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Tranquillo Paolo, la frase era rivolta a me.
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