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Tesi in azienda

 
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Autore Messaggio
AndMike
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Registrato: 24/07/15 10:31
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MessaggioInviato: Mar Set 15, 2015 12:57 pm    Oggetto: Tesi in azienda Rispondi citando

Buongiorno a tutti,
sono al termine del mio percorso universitario e vorrei completarlo al meglio scrivendo una tesi sul lean thinking analizzando personalmente un caso aziendale.
Qualcuno che ha già prodotto una tesi di questo tipo o che semplicemente è informato potrebbe darmi dei consigli su come muovermi?
Grazie.
AndMike
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mar Set 15, 2015 2:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mah!, mi sa che avresti in me un disfattista unico perchè credo che il lean thinking si può affrontAre in due modi:
1) come pensiero snelloda applicare CONTEMPORANEAMNTE ED IN TUTTA L'AZIENDA SIMULTANEAMENTE
2)COME "ATTREZZO " PER FARE EFFICIENZA deciso da un padrone che con questo "attrezzo" crede di poter aumentare l'efficienza tipica di un solo reparto /silo (per capire cosa si vuole indicare con la parola"silo" devi leggerti il nostro primo e-book [costo quasi 10 €: un capitale!]che fa l'analisi delle inefficienze del sistema organizzativo "per funzioni") [NB: non parlo di inefficienze individuali come credono di ottenere la quasi totalità dei nostri imprenditori]. Sappi che il sistema organizzativo per funzioni oggi in Italia é il sistema organizzativo "unico e intoccabile" ...quello che i giapponesi hanno distrutto e ricostruito come "sistema per processi" già 50 anni fa
...si hai capito bene noi siamo indietro di 50 anni e poi andiamo a comperare dagli americani il lean thinking, subito usato come "lean production" dai nostri imprenditori (sapessi i disastri!!....) e la loro letteratura si è subito adeguata inventando applicazioni di lean in tutte le funzioni anzichè al posto delle funzioni!
Ciao
Paolo
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mar Set 15, 2015 4:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

PS: prima dimenticavo di dirti che, c'è fior di letteratura, forse spinta dalle associazioni di categoria che ci fanno un business commerciale mica da poco, che si è appiattita su questa visione distorta e stanno nascendo come i funghi fior di consulenti "esperti" di applicazione di questo distorto lean thinking persino sull'efficienza delle segretarie che rispondono al telefono.

...Robe de matt!, dicono a Milano, ma se tu cercherai ulteriori elementi in qualche sito che vende questi servizi di "formazione" troverai un sacco di affermazioni simil-vere sull'efficcia di questi strumenti/accrocchi
Ciao
Paolo

PS: parlo come come docente di questi "corsi" che, ti accorgerai ben presto, sono molto ambiti dai manager, non tanto per andarci loro (per loro ci vuole altro, come seguitissimi incontri cion società di consulenza provenienti da oltre ocano che li riempiono di libri e libroni sulle loro vecchie teorie) quanto per madarci i malcapitati operativi ("che almeno imparino qualcosa!!"), che invece ci vanno con l'angoscia di ritrovare al loro ritorno in azienda la loro scrivania ricoperta da un sacco di scartoffie da sbrigare/problemi nuovi da affrontare, che i colleghi si sono guardati bene di esaminare o peggio ancora, di risolvere!...altro che lean!
Ora c'è la nuova versione (finalmente) della ISO 9001:2015 che spazza via in un sol colpo questi accrocchi americani: se saprai leggertela bene e farti un'idea seria di che cosa significhi organizzazione aziendale VERA!, allora avrai evitato di perdere tempo su questa falsa soluzione del lean thinking soprattutto per il panorama italiano delle PMI che è del tutto diverso dalle grandi fabbrice dell'aerospaziale (con migliaia di dipendenti) che certamente ti portano come esempio eclatante di successo, postando foto a non finire sul sul web [verifica te stesso].
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AndMike
Nuova recluta del forum


Registrato: 24/07/15 10:31
Messaggi: 6

MessaggioInviato: Gio Set 17, 2015 12:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie dott. Ruffatti,
prima di postare qui la mia richiesta mi son guardato un po in giro ed ho potuto constatare come effettivamente esistano numerosi corsi sul lean thinking e simili.
Purtroppo la mia scarsa esperienza e sicuramente la voglia di osservare sul campo quello che per anni ho solo potuto studiare sui manuali universitari mi spinge oggi a voler "toccare con mano" questo argomento.
Secondo lei non è possibile che magari tale snellimento in Italia non abbia preso una direzione diversa, dovendosi adattare a differenti condizioni, dal lean thinking tradizionale?
Grazie per le risposte che mi ha dato. Le leggo sempre con molta attenzione e sebbene io sia solo un umile studente apprezzo molto il suo spirito critico.
AndMike
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Gio Set 17, 2015 5:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

...... guai se continui a chiamarmi dottore!; un mio amico mi diceva "dottore a me?! ...ma se non sono nemmeno infermiere!.....", Qui ci diamo del tu: siamo tutti colleghi!

Poi, Michele, devo dirti una cosa: io comincio, per l'età (72 gia compiuti), ad avere poca pazienza con chi si crede Dio in Terra (come certi spocchiosi americani e non) che trinciano giudizi sui loro blog.
Quindi spesso attacco di petto cose dette magari con tutta la buona volontà di essere utili; ma un americano, pur se imprenditore di una piccola PMI, ma che vive nella realtà americana che è diametralmente diversa dalla nostra italiana , non può fare scuola qui da noi.
Tempo fa leggendomi della la storia industriale dal 1850 in poi ho potuto capire che gli americani sono andati a copiare la realtà giapponese ed, ovviamente se la sono rielaborata, ma commettendo degli svarioni epocali (dato che la cultura giapponese è molto diversa da quella americana e a di quella Europea.

Secondo me quel che dici è vero: forse i nostri imprenditori stanno facendo cattivo uso dei suggerimenti americani su un metodo di gestione nato nelle grandi industrie spersonalizzanti americane in cui bisogna smuovere il mondo di 50.000 dipendenti usando un "metodo", perchè parlare uno ad uno ai 50.000 è praticamente impossibile.
Ma capisci che se prendi quel metodo e cerchi di esportarlo (e magari venderlo ai negri con l'anello al naso a caro prezzo!) qui da noi dove gli imprenditori medi pensano: ".....è americano perciò è senz'altro migliore del nostro" fai subito un errore clamoroso!

I nostri imprenditori, come dicevamo nei citati e-book, credono di avere avuto dall'alto la scienza infusa in fatto di organizzazione (ovviamente parlo per percentuali di Pareto e ciò che dico è vero per l'80% degli imprenditori che conosco, ma grazie a Dio c'è almeno un buon 10-15% che non è così poco serio), ma raramente accettano che un pisquano qualsiasi (che magari non si è mai sporcato le scarpe con la polvere dell'officina) gli venga ad insegnare che stanno prendendo delle cantonate sesquipedali, è una bestemmia.

Allora si affidano alle sapienti mani dell'associazioni di categoria....dalla padella alla brace, ....non dico altro!

Vedi, il lean thinking insegna soprattutto ad avere l'occhio di capire al volo dove sono gli sprechi, stanarli e toglierli dalla circolazione (in pratica le 5 ESSE giapponesi)....e fin quà va tutto bene, il problema grave è come arrivare a far questo.

Noi nel nostro 2° e-book abbiamo lanciato un metodo o "progetto" di revisione organizzativa che parte dal basso, coinvolgendo tutti senza distinzione di "casta", messi attorno ad un tavolo a pari dignità capi capetti e dipendenti. (il Lean Thinking americano col cavolo che lo propone! Loro rispettano sempre la sbagliatissima gerarchia delle funzioni aziendali, come faceva la vecchia ISO 9001:2008)
Questo lo abbiamo fatto perchè, avendolo ed applicato per anni in realta aziendali le più diverse (con i risultati eclatanti che raccontiamo in questi e-book), abbiamo messo in pratica ciò che avevamo capito da subito e cioè che se vuoi tirare fuori i problemi, non ci riuscirai mai da solo se rimani nel tuo mega ufficio con pianta di ficus e frigorifero, ma devi avere il coraggio di scendere giù in officina (nel Gemba dicono i giapponesi) e VIVERE quei problemi assieme a chi ci convive da mezza vita e, non avendo accesso alla stanza dei bottoni, si riconosce impotentre a risolverli ...e lascia che vada tutto a catafascio.
...salvo i capetti (gli intermedi) che cominciano ora a capire che se non ci pensano loro a riorganizzare l'azienda "nonostante l'imprenditore", il loro stipendio e con lui tutte le loro certezze (figli, mutuo sulla casa, benessere) va a farsi fottere bellamente.

.... Così l'imprenditore è contento perchè ha trovato qualcuno che gli risolve i problemi, i più rognosi, e si dà una riorganizzata salutare al suo settore.... E' così che sono nati storicamente gli "indispensabili" ed il sistema attuale dell'organizzazione "per funzioni" o "silo" che dir si voglia [come lo ha chiamato molto oportunamente Stefania nel primo e-book], arrivando alle guerre fratricide tra funzione e funzione (hai mai visto volare barattoli vuoti di vernice da reparto a reparto contigui.... io si!!).

Concludendo: esportare un metodo come il lean thinking senza tenere conto della realtà in cui si va a calare questo metodo è una pazzia bella e buona.
Se vuoi ti metto in riga qualche decina di svarionate fatte da fior di consulenti in altrettante aziende dalla piu piccola alla più grande delle PMI, negli ultimi 4-5 anni della mia attività, ma se vai a leggerti cosa scrive Stefania, esperta direi indiscussa nell'arte della gestione del personale, circa la psicologia delle persone di ogni livello gerarchico, c'è da farsi una cultura.

Io, per vecchiaia, dai suoi insegnamenti non ho trovato che delle conferme teoriche dei casi pratici che ho vissuto nella mia lunga esperienza di gestione operativa del personale di ogni ordine e grado.

Da loro ho imparato una cosa sola: queste "Persone" si meritano tutto il rispetto di cui sei capace perchè, anche se il loro parlare può essere sgrammaticato, sanno darti delle lezioni di vita che, fuso con la teoria può fare faville, ma se dimenticato per dare la preferenza ai "teoremi" fai dei buchi clamorosi!
Ciao
Paolo
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AndMike
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Registrato: 24/07/15 10:31
Messaggi: 6

MessaggioInviato: Gio Ott 01, 2015 1:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sig. Ruffatti, ho acquistato il vostro primo libro e sono sicuro che mi sarà di aiuto nella mia carriera universitaria e professionale. Ho avuto modo di acquistare anche un altro manuale per individuare differenti punti di vista. Sicuramente ne acquisterò e leggerò altri.
Secondo lei come posso "infiltrarmi" in un'azienda che ha applicato la filosofia lean per poter osservare dal vivo il passaggio dalla teoria all'applicazione di alcuni principi?
Grazie, Michele
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