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Conflict Minerals
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Autore Messaggio
Fagus
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 17/05/11 13:04
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MessaggioInviato: Sab Ott 18, 2014 12:05 am    Oggetto: Conflict Minerals Rispondi citando

A parte gli aspetti normativi, qualcuno di voi ha affrontato nella pratica questi aspetti ovvero la raccorta dati attraverso il CMRT secondo il template EICC-GESI o lo standard IPC.
Il mio problema è che ho qualche cliente che chiede questi report perché opera negli USA ma i fornitori (multinazionali produttrici di componenti elettronici) non forniscono dati.

In situazioni analoghe come vi comportate? Il rischio è finire in black list con questi clienti.
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Agostino
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Sab Ott 18, 2014 2:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

Guarda che mi sono trovato spesso in situazioni del genere e.... perdere un cliente simile che vuole che tu usi un software che ha lui e che vuole non fare tanta fatica per insegnarti a lavorare secondo i suoi standard, può benissimo essere un falso cliente.

Nelle mie esperienze costui quasi mai era un cliente vero, ma un semplice F.d.p. che voleva provare a trovare te per sostituire un'altro che lo ha mollato dopo aver preso delle facciate sul muro da urlo.

Pensateci bene prima di assecondarlo ...altro che black list: voi siete, forse nella "gonzi" list ... o ci stanno provando ad inserirvi, perchè magari gli avete già fatto un'offerta da lacrime e sangue e loro stanno tentando di spremere l'ultimo vostro stilla di sangue, per poi buttarvi via nel bidone degli stracci!.

Se non è così, non ditiemi che è un cliente che servite da molto tempo e...bla. bla. bla.
Sappiate che c'è sempre una prima volta e un cliente in difficoltà di solito tenta di ribaltarle sui suoi fornitori.
..... Gli avvoltoi stanno ormai volando molto basso su tanti futuri cadaveri.....
Spero di sbagliarmi!
ciao
Paolo
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Fagus
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 17/05/11 13:04
Messaggi: 767

MessaggioInviato: Lun Ott 20, 2014 1:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

Purtroppo non è questo il caso Paolo.

I clienti sono consolidati, siamo in buoni rapporti e la casa madre di tutti è quotata a Wall Street e per questa ragione sottendono al Dodd Franck Act.
Il problema non sono i clienti che hanno invece fornito anche supporto formativo, sono i fornitori dei Ns fornitori. Acquistiamo la componentistica elettronica (IC, processori, componenti passivi ed attivit vari) dai grandi distributori internazionali (i Ns fornitori) che ovviamente distribuiscono le grandi case che non sto a nominare, sono tutte multinazionali. Molte di queste devono rispondere al Dodd Frank Act e lo fanno anche.
Il problema vero è che queste ultime pur avendo l'obbligo verso il governo americano non forniscono le infos ai distributori i quali conseguentemente non le forniscono a noi.

La survey è periodica ed ad ogni maggio le imprese quotate a Wall Street devono fornire questi dati. Lo scorso anno sono riuscito a reperire materiale in rete; ora le info si stanno assottigliando in maniera esponenziale.

Siccome sta storia da un gran fastidio alle imprese americane, stanno probabilmente cercando una via per levarsela dalle scatole spezzando in un qualche modo la catena informativa.
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Agostino
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Lun Ott 20, 2014 3:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sai Agostino, è capitato ad un mio cliente che acquistava direttamente da una grande produttore nazionale americano, guarda caso, dei diodi emettitori di luce che era un loro prodotto fatto in esclusiva mondiale.
Quando questo mio cliente chiese di avere assicurate e certificate certe caratteristiche risposero che quello era il materiale e se lo volevano era così , senza nessuna attestazione e, se no, era così ancora e, detto gentilmente, che andassero opportunamente a dar via i ciapp.

Il mio cliente che doveva rispettare questa specifica dei suoi clienti finali, non fece altro che farsi un attrezzo costoso per leggere a caldo le caratteristiche di output, trovando che il 30% dei pezzi era, o da buttare, o da declassare, quindi avevano definito loro 6 classi di cui solo le prime due erano a specifica, gli altri componenti potevano essere usati per prodotti non così delicati.
Questa cernita costava ma si è rivelato essere il solo mezzo per ovviare all'impasse ed il fastidio che il mio cliente dava loro con la richiesta della certificazione (Nota bene: questo grandissimo costruttore si guardava bene dal dare dei certificati per dei non precisati "motivi strategici").

I clienti finali hanno accettato il controllo che si faceva il mio cliente durante la cernita e che quindi certificava le caratteristiche di quel componente particolare, montato sul circuito che loro aquistavano (con tanto di registrazione dell'identificazione e rintracciabilità).

Abbiamo poi scoperto che loro sapevano benissimo che razza di f.d.p. fosse quel grande produttore (loro conterraneo), ma se ne stavano zitti per vedere se il mio cliente riusciva ad uscirne ... sti sadici! (che erano anche incavolati con 3 zeta verso il mio cliente che era così bravo da fornirgli dei pezzi che loro non erano in grado di costruirsi).

Conosci la canzone "Bartali" di Paolo Conte! "... e i francesi ci rispettano che le b...ancora gli girano......" !! ECCO! ...anche se non erano francesi!

Gli americani hanno evidentemente l'allergia pr il lavoro ben fatto ed ancor più si incavolano perchè dei moscerini come noi gli dicono che sono dei gran giuggioloni e per giunta tonti ...ma mica tanto perche pensano che noi che abbiamo l'anello al naso ed il gonellino di foglie secche di palma, dobbiamo solo inchinarci ai grandi "buana" e ringraziarli per il fatto che loro ci danno del lavoro.

Se hai visto la puntata di Report di ieri sera scoprirai perchè loro non vogliono scrivere nulla sulle etichette dei prodotti alimentari che provocano centinaia di migliaia di morti ogni anno, ma quel che producono loro è "salubre" per definizione e ci si incazzano se gli fai notare i morti!! e se fiati alzano pure i dazi di importazione dei nostri prodotti, che loro taroccano peggio dei cinesi.
La favola del lupo e dell'agnello che gli intobidava l'acqua del ruscello pur essendo a valle, si applica perfettamente!

Abbi pazienza, penso che tu possa proporrre delle prove certificate fatte da voi come ha fatto quel mio cliente e se sono onesti accettano e morta la!.
ciao
Paolo

PS: mi viene in mente un caso nostrano della Marcegaglia, tanto per non far nomi, che invece che dare i certificati di colata per delle lamiere (con rintraccibilità) ha deciso "motu proprio" di dare solo il certificato della colata nel suo complesso, non importa se le lamiere che ne vengono fuori sono adatte a fare scalette e passerelle o il contenitore primario di un vessel nucleare!. Il Cliente ha sempre torto!!
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Fagus
Forumista di Alta Qualità


Registrato: 17/05/11 13:04
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MessaggioInviato: Lun Ott 20, 2014 4:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Paoloruffatti ha scritto:
Conosci la canzone "Bartali" di Paolo Conte! "... e i francesi ci rispettano che le b...ancora gli girano......" !! ECCO! ...anche se non erano francesi!

Eccome se la conosco!! Il fatto è che mi girano ancor più dopo aver visto ieri sera l'illustre da te citata a parlare in quel modo del TTIP. Deve scorrere sangue americano nelle sue vene...
Paoloruffatti ha scritto:

Gli americani hanno evidentemente l'allergia pr il lavoro ben fatto ed ancor più si incavolano perchè dei moscerini come noi gli dicono che sono dei gran giuggioloni e per giunta tonti ...

Ecco su questo mi hai fatto ridere: sei l'unica altra persona oltre a mia moglie dalla quale è uscito il vocabolo giuggiolone.

Paoloruffatti ha scritto:
Se hai visto la puntata di Report di ieri sera scoprirai perchè loro non vogliono scrivere nulla sulle etichette dei prodotti alimentari

Del TTIP non ne parla nessuno, che vuoi che interessi ai cittadini del TTIP, mica possiamo farlo in piazza (citazione della illustre di cui sopra).
La questione dei Conflict Minerals è del tutto analoga: è una questione che nulla ha a che vedere con l'aspetto tecnico, ma con l'etica: come faccio a sapere se il tantalio dei circuiti viene da una miniera del Congo o meno?

A sto punto penso di raccogliere la "brave" dichiarazioni d'intento e di politica al riguardo di questi bei "giuggioloni" (disponibili sui loro siti) e spedirle ai loro conterranei dicendo elegantemente: chiedete loro e vi sarà dato.
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Agostino
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sly_1982
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MessaggioInviato: Lun Ott 20, 2014 4:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno a tutti.
Stanno cominciando ad arrivare anche a noi queste richieste di Dichiarazioni (per ora soltanto 1). Come dobbiamo comportarci? Qual'è la procedura?

...sinceramente non so nulla, a parte del fatto che (a memoria mia) la comunicazione cita una legge (se non roicordo male americana) che tutela le nazioni colpite dalla guerra dallo sfruttamento delle risorse.

Sapete darmi delle indicazioni, per favore?
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QualitiAmo - Stefania
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MessaggioInviato: Lun Ott 20, 2014 4:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fagus ha scritto:
che vuoi che interessi ai cittadini del TTIP


Nulla, ovviamente. Del resto si tratta solamente di disfarsi in un colpo solo di tutte le norme stringenti che ci tutelano come cittadini europei. Cosa vuoi che sia? disgustato-01

Chi avesse voglia di iniziare ad approfondire l'argomento può farlo con una semplice ricerca in rete, da Wikipedia in giù. Io segnalo il servizio di Report che mi sembra interessante.
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Fagus
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MessaggioInviato: Mar Ott 21, 2014 3:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Sly.
Per il profilo normativo gestionale ci sono diversi siti che forniscono informazioni anche molto accurate. Vedi un po' qui:
http://www.eiccoalition.org/initiatives/conflict-free-sourcing-initiative/ e http://www.conflictfreesourcing.org/ e http://gesi.org/

L'iniziativa è lodevole, il problema è il come portarla avanti. La procedura è abbastanza semplice: invii il questionario CMRT ai fornitori, che a loro volta lo devono girare ai loro fornitori e via di questo passo finché si arriva ad identificare gli smelters. Ci sono poi dei tool, alcuni anche gratuiti come MRPRO di Papros, per aggregare i dati ricevuti (il template è un file Excel).

Vedrai anche tu che il problema è avere i dati dalle grandi multinazionali americane e giapponesi.
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Fagus
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MessaggioInviato: Mar Ott 21, 2014 3:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sempre per Sly, la legge in questione quella inerente la riforma della borsa di Wall Streen e la protezione del consumatore (nota anche come Dodd Franck Act). Alla Section 1502 si parla dei Conflict Minerals. Tutte le imprese quotate a Wall Streen devono produrre un report annuale (entro il 31/05 di ogni anno mi pare) al SEC.

Sly se ti serve materiale specifico scrivimi in privato.
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Fagus
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MessaggioInviato: Mar Ott 21, 2014 3:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

Aggiungo che un cliente mi ha informato che è allo studio una direttiva europea che sarà anche più selettiva di quanto chiede l'attuale Dodd Frank Act e sarà una direttiva di nuovo approccio, tipo la RoHS2, includerà tantalio, stagno, oro, tungsteno come chiesto dalla normativa americana, ma includerà anche altri metalli. L'emanazione della direttiva è previsto per il prossimo anno.
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sly_1982
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MessaggioInviato: Mer Ott 22, 2014 7:40 am    Oggetto: Rispondi citando

Gazie mille Agostino.
Per ora può bastare. Praticamente è la classica gestione Cliente-Fornitore, con il solito giro di Dichiarazioni sulla materia prima come già in uso per Reach e Rohs.

Un'altra domanda: ho visto che alcuni fornitori mi hanno risposto con una Dichiarazione "semplice" su carta intestata con timbro azienda e firma.
Su questo modo di operare, posso rispondere anche io al cliente con una Dichiarazione semplice o è necessario compilare quelle dichiarazioni in Excel che stanno girando della CFSI ("conflict free...")?
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MessaggioInviato: Mer Ott 22, 2014 2:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Sly.
Se al tuo cliente può bastare, fai pure la sola dichiarazione.
Purtroppo a me chiedono il CMRT che trovi sul sito del CFSI; fossi in te se ai tuoi clienti basta la sola dichiarazione non mi avventurerei oltre.
Io ho costruito la bella procedura, stabilendo dei tempi di review della survey per poi trovarmi nelle condizioni di non poterla applicare per mancanza di infos.
Comunque è un po' diverso da Reach e Rohs, perchè lo scopo ultimo è identificare miniere e fonderie dei materiali con i quali è realizzato un prodotto più che a determinare le sue caratteristiche qualitative.
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MessaggioInviato: Mer Ott 22, 2014 4:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Agostino.
Io l'ho inserito a gestione con verifica "annuale" insieme a Reach e Rohs. In pratica ho un registro fornitori e le 3 colonne con il check per Reach / Rohs / e CFSI. A cadenza annuale rimando le richieste ai fornitori, ovviamente ri-verificando gli aggiornamenti dai siti.

Anche i miei clienti richiedono il formato excel scaricato da CFSI, quindi mi adeguo. Fortunatamente ho 4-5 fornitori che mi devono "render conto" per la Conflict Minerals, quindi la questione è veloce.

Buona giornata.
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Slender Man
M.A.S.P.


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MessaggioInviato: Ven Ott 24, 2014 9:00 am    Oggetto: Rispondi citando

Fagus ha scritto:
Aggiungo che un cliente mi ha informato che è allo studio una direttiva europea che sarà anche più selettiva di quanto chiede l'attuale Dodd Frank Act e sarà una direttiva di nuovo approccio, tipo la RoHS2, includerà tantalio, stagno, oro, tungsteno come chiesto dalla normativa americana, ma includerà anche altri metalli. L'emanazione della direttiva è previsto per il prossimo anno.


mi sembra di rivedere il delirio di 2000/53, la direttiva ELV e il "mostro" IMDS su cui il mondo automotive ha pianto sangue per 5 anni almeno, prima che passasse
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endaddy
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Messaggi: 6

MessaggioInviato: Gio Lug 20, 2017 7:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti
Scusate la mia domanda.
Me se nella dichiarazione IMDS, non ci sono già i metalli vietati, e il mio cliente automotive mi ha approvato l'IMDS, perchè devo ancora compilare un altro foglio che mi dice che non sto utilizzando nessuno dei "conflict materials"?
Per chi non utilizza neanche 1, non basta l'IMDS?

Grazie di confermare quello che penso io...
Esiste una norma? vi allego un link che non so se può bastare
http://admin.aiag.org/docs/uploads/events/presentations/S15IMDS/UIIC_final.pdf

Grazie

Slender Man ha scritto:
Fagus ha scritto:
Aggiungo che un cliente mi ha informato che è allo studio una direttiva europea che sarà anche più selettiva di quanto chiede l'attuale Dodd Frank Act e sarà una direttiva di nuovo approccio, tipo la RoHS2, includerà tantalio, stagno, oro, tungsteno come chiesto dalla normativa americana, ma includerà anche altri metalli. L'emanazione della direttiva è previsto per il prossimo anno.


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