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Paragrafo 6.1 - Azioni per affrontare rischi ed opportunita'
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Autore Messaggio
LorenzoB
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MessaggioInviato: Lun Dic 04, 2017 3:06 pm    Oggetto: Paragrafo 6.1 - Azioni per affrontare rischi ed opportunita' Rispondi citando

Buongiorno miei cari adorati. Sorpresi di vedermi ancora qua?! Purtroppo dovrete farci l'abitudine. Oggi ho bisogno di alcuni chiarimenti, se possibile circa dei concetti che non ho molto chiari. Mi esprimerò mediante un esempio sciocco per farvi capire i miei dubbi, e spero di riuscirci. Posto che rischi ed opportunità credo che dovrebbero essere espressi a fronte degli obiettivi e del contesto, ecco qua la mia situazione.

Obiettivo: Fare una ricarica telefonica
Elaborando i miei processi in fase di planning (in questo caso attività) per raggiungere l'obiettivo, ce ne sarà uno che prevede di attraversare la strada sulle strisce pedonali per andare al bar
Rischi del suddetto processo: rischio di essere investito dalle auto durante l'attraversamento
Faccio la mia valutazione del rischio tramite indici e quant'altro, espressi in modo da tenere conto del contesto (traffico elevato, visibilità, presenza di curve eccetera) e trovo che il rischio è alto.
Tra i piani per poter abbassare il rischio viene fuori la possibilità di attraversare il cavalcavia posto 500 m di distanza dal Bar rispetto alla strada di provenienza.
Bene, ecco le mie domande alle quali sarei grato rispondeste (posta la corretetzza dell'esempio sulla quale non giurerei):
- La possibilità di attraversare il cavalcavia è un piano conseguente all'analisi del rischio di essere investito attraversando, od è una opportunità legata al processo ed individuabile prima di effettuare l'analisi? Faccio fatica a fare distinzione tra i concetti, in quanto abbassare la probabilità di essere investiti è una opportunità
- Prendere in considerazione di attraversare sopra il cavalcavia non potrebbe rientrare già nella dìfase di pianificazione dei processi per raggiungere l'obiettivo "fare la ricarica"?
- Ed ancora: l'idea di fare la ricarica da casa su internet, senza andare al bar è anch'essa conseguente dall'analisi del rischio e costituisce un piano od è una opportunità legata all'obiettivo? Di certo non è una opportunità del processo "attraversare la strada" perchè se viene presa in considerazione, quest'ultimo processo è annullato.
Come vedete sono molto confuso, avrei bisogno di un po' di chiarezza.
Grazie tante ragazzi cari.
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KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10262

MessaggioInviato: Lun Dic 04, 2017 3:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Obiettivo: ricarica telefonica

Fattbilità:
processo 1) bar con attraversamento
processo 2) bar con cavalcavia
processo 3) casa con pc

Rischio su fattibilità processo:
1) veloce ma pericoloso
2) poco pratico ma sicuro
3) pratico ma rischio dati rubati

Per il mio processo scelgo il 2
Analisi di rischio sul mio processo

A) Rischio slogatura durante camminata (Probab 3 intercettab 4 gravità 4 totale 48)
B) Rischio malanno da maltempo (probab 4 intercettab 1 gravità 2 totale 8)
C) Rischio rapina (probab 1 intercettab 4 gravità 4 totale 16)

nella mia analisi devo cominciare a mitigare prima il rischio A.
Mitigazione rischio: indossare scarpe che proteggono caviglia

in seconda battuta rischio B:
controllare le previsioni e portarsi l'ombrello e sciarpa

Risultati delle azioni:
Rischio A passa da 48 a 16
Rischio B passa da 16 a 4


Se vuoi puoi fare lo stesso esercizio di individuazione dei rischi su ogni processo in ballo per la scelta, analizzi quanti interventi devi fare per far scendere la soglia di ognuno dei rischi ad accettabile, poi confronti la quantità di rischi e il costo degli interventi per portare tutti e tre i processi allo stesso livello di accettabilità del rischio, infine scegli se farlo da casa o andare al bar.

Il cavalcavia o il pc erano già lì, devi solo scegliere tu il tipo di processo che intendi mettere in pratica per raggiungere il tuo scopo.
Diverso è il caso, ad esempio, se il pc lo devi acquistare allo scopo, può essere un'azione di mitigazione del rischio di investimento da automobile il cui costo va valutato in base al beneficio e al risultato.
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LorenzoB
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Messaggi: 41

MessaggioInviato: Lun Dic 04, 2017 4:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ti ringrazio molto, ho capito meglio alcuni aspetti mettento un po' di ordine in testa. Tuttavia alcune questioni mi risultano fumose, tipo per la scelta preliminare del processo da adottare, tu mi hai detto "se vuoi metti a confronto i rischi di tutti i processi e prendi una decisione su quale seguire". Se io non facessi questa analisi preliminare sui processi e prendessi una decisione non approfonditamente ragionata su quale adottare e comunque poi faccio l'analisi sui rischi del processo scelto, avrei comunque rispettato la norma? E poi non capisco le opportunità a che livello intervengono con rispettiva analisi; anche queste a livello di processo scelto, oppure preliminarmente alla scelta del processo, od ancor ad entrambe i livelli? Ad esempio un'opportunità legata al proceso di attraversare sul cavalcavia (giusto per capire) potrebbe essere scoprire nel tragitto in più percorso l'apertura di nuovi bar sul lato strada dove già mi trovo ? Vorrei evitare di ingarbugliare troppo l'analisi e capire veramente cosa è necessario.
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KK
King of Kuality


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MessaggioInviato: Lun Dic 04, 2017 5:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alla prima domanda la risposta è sì, sei comunque conforme alla norma.
Non credo esisterà mai "l'analisi dei rischi perfetta", il tuo compito è quello di dare evidenza che l'azienda ha considerato tutti i suoi fattori di rischio per le sue attività.

Ora il tuo obiettivo è ricaricare il telefono, se scegliendo di fare il cavalcavia o di farlo da casa, tu comunque alla fine del mese hai coperto i costi e ti avanza qualcosa (tradotto l'azienda paga gli stipendi e il business è sano) direi che comunque i rischi sono gestiti e accettabili. Occorre guardare prima al macro obiettivo.

Fai un parallelo tra la ricarca e la costruzione di un prodotto.
L'azienda vuole costruire un nuovo prodotto, sceglie come farlo (il suo processo) e mette in piedi l'attività. Prima di procedere alla scelta farà un'analisi dei rischi e un business plan: tot costi, tot rischi, tot opportunità, dovrebbe fruttare alla fine tot.

Una volta messo in piedi, tutti i miglioramenti di processi portano a un raffronto con i tuoi rischi.
Potrebbe anche capitare che l'azienda scelga di modificare un processo aumentando il rischio, consapevole di poter avere anche guadagni maggiori. (non è detto che tu debba sempre diminuirli, la norma ti chiede di considerarli)

Tornando alla tua ricarica, il tuo obiettivo è avere il telefono con il credito.
Valuti le tue alternative, valuti il rischio di ognuna e immagino tu scelga quella che ti restituisce il bilancio costi/benefici/rischi migliore (questo lo fai durante l'analisi di fattibilità o se vuoi riesame del contratto).
Una volta scelto, una volta avviata la produzione, i tuoi rischi sono identificati e quindi puoi gestirli intervenendo per abbassarli o per elminarli, ma non puoi pensare che il tuo processo rimanga lo stesso per sempre.
metti che una nuova giunta comunale decide di abbattere il cavalcavia o che i costi di internet del pc di casa raddoppiano, la tua analisi dei rischi verrà quindi di volta in volta aggiornata.
Potrebbero costruirti una via preferenziale che dal cavalcavia scende al bar, dimezzando tempo e rischi.
Oppure potrebbero deviare il cavalcavia verso una zona malfamata, allora la scelta del cavalcavia diventa più rischiosa che fare la ricarca da pc.

Quando sei nella fase di analisi di fattibilità io credo che tu debba procedere all'identificazione dei rischi di ogni alternativa e su di essi puoi pianificare le attività di gestione e i relativi costi, ma poi non le esegui per tutti i processi, ma solo per quello scelto.
Quando poi scegli il processi allora passi alla gestione del rischio e l'esecuzione delle relative attività.
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LorenzoB
Apprendista forumista


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MessaggioInviato: Lun Dic 04, 2017 5:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie davvero, ho le idee più orientate adesso!! Utilissimo!!
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MikiMarru
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MessaggioInviato: Lun Dic 04, 2017 10:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:

A) Rischio slogatura durante camminata (Probab 3 intercettab 4 gravità 4 totale 48)
B) Rischio malanno da maltempo (probab 4 intercettab 1 gravità 2 totale 8)
C) Rischio rapina (probab 1 intercettab 4 gravità 4 totale 16)

Risultati delle azioni:
Rischio A passa da 48 a 16
Rischio B passa da 16 a 4

.


[Polemico (ma non troppo) mode ON]
Da dove tiri fuori i numeri?
Intercettabilità cosa significa?
_________________
Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.
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KK
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MessaggioInviato: Mar Dic 05, 2017 9:48 am    Oggetto: Rispondi citando

MikiMarru ha scritto:
[Polemico (ma non troppo) mode ON]
Da dove tiri fuori i numeri?
Intercettabilità cosa significa?



Che ti frega, ha detto che ha capito

Seriamente, appena ho un attimo spiego, però per velocizzare si può prendere spunto dallo strumento FMEA leggendo in rete Wink
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MikiMarru
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MessaggioInviato: Mar Dic 05, 2017 9:52 am    Oggetto: Rispondi citando

KK ha scritto:
MikiMarru ha scritto:
[Polemico (ma non troppo) mode ON]
Da dove tiri fuori i numeri?
Intercettabilità cosa significa?



Che ti frega, ha detto che ha capito



Ti apprezzo così aggressivo alle 8 del mattino!
_________________
Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso.
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KK
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MessaggioInviato: Mar Dic 05, 2017 9:55 am    Oggetto: Rispondi citando

Sono in clima da imminente riunione col capo paura1
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LorenzoB
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MessaggioInviato: Mar Dic 05, 2017 10:28 am    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno! Sì quanto mi ha riferito KK lo ho compreso; tra l'altro mi sono imbattuto diverse volte nello studio delle modalità di valutazione dei rischi tramite FMECA ed i valori attribuiti ai vari indici dipendono un po' dalle tabelle di riferimento che decidiamo di costruirci per la valutazione; poi sinceramente non sono nemmeno stato a ragionare sui valori forniti, mi interessava un altro tipo di concetto. Comunque, gentilmente, avrei un'altra domanda alla quale mi piacerebbe se possibile ricevere risposta, ed userò i miei esempietti banali per capire.
Sono un ristorante che serve menù completi. Non so però cucinare dolci e mi affido ad una pasticceria per produzione e fornitura dei medesimi.
Quando vado a valutare i rischi dei vari processi del mio sistema in ottemperanza del 6.1, per i processi affidati alla pasticceria come ad esempio la produzione del dolce (che comunque farò figurare nella mia mappa processi del ristorante con l'indicazione che è un processo in outsourcing), io devo valutare anche i rischi propri del processo di realizzazione dei dolci come se effettivamente lo stessi realizzando io (anche se magari non avendo esperienza mi risulta difficile sapere di che rischi si sta parlando se non alcuni più o meno ovvi che comunque potrebbe essere utile formalizzare), oppure devo determinare i rischi connessi al fatto che questo processo è affidato all'esterno, oppure, tutte e due le tipologie? Spero di essermi fatto capire! Grazie messeri! annuisce1
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MikiMarru
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MessaggioInviato: Mar Dic 05, 2017 11:10 am    Oggetto: Rispondi citando

Almeno determinare i rischi connessi al fatto che il processo è affidato all'esterno, in funzione del'impatto su ciò che fornisci tu al cliente, e come li gestisci.

Che poi è quello che si faceva anche prima, modulando le modalità di controllo sul fornitore alla luce delle stesse considerazioni.

Il buon senso vorrebbe che anche se si tratta di fornitori della medesima tipologia le modalità di controllo possano essere differenti, in funzione del rischio associato alla effettiva performance del singolo fornitore (es. hai 2 saldatori esterni, i dati acquisiti fanno capire che uno è più bravo dell'altro; non li controlli nello stesso modo).

Se hai potere contrattuale, puoi anche pensare di chiedere al fornitore di fare l'analisi dei rischi del processo che attua per realizzare quello che ti fornisce e condividerla con te (come accade nell'automotive per esempio).

PS
Parliamo di rischi, ma non dimentichiamo che esistono anche le opportunità!!
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MessaggioInviato: Mar Dic 05, 2017 11:18 am    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Miki, adesso è chiaro che comunque al minimo è richiesta l'analisi dei rischi (ed opportunità) connessi al fatto che quel processo è stato affidato all'esterno, e non propri del processo in sè.
Comunque in relazione a questo
MikiMarru ha scritto:

PS
Parliamo di rischi, ma non dimentichiamo che esistono anche le opportunità!!

personalmente ritieni che è eccessiva un'analisi di opportunità con la stessa tecnica usata per i rischi? (ossia con indici e tabelle)
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MikiMarru
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MessaggioInviato: Mar Dic 05, 2017 11:44 am    Oggetto: Rispondi citando

LorenzoB ha scritto:

personalmente ritieni che è eccessiva un'analisi di opportunità con la stessa tecnica usata per i rischi? (ossia con indici e tabelle)


Io, tipicamente, cerco di adottare lo stesso metodo per valutare gli uni e le altre, ma anche perchè in nessun caso utilizzo un algoritmo "matematico" (come fa la fmea).
A meno di non essere negli ambiti in cui la fmea è nata e dispone di solide tabelle probabilistiche (aerospaziale, automotive), e comunque come DFMEA o PFMEA.

Preferisco, in altri contesti, analizzare degli elementi che, valutati complessivamente, mi supportino nel comprendere meglio la situazione e decidere quindi la priorità per definire ed attuare le azioni conseguenti.

Considero ad esempio fattori come:
- probabilità del verificarsi dell'evento : Alta, media, bassa, evento certo
- variabile di impatto: su cosa impatta l'evento (fatturato, costo x , costo y)
- quanto impatta: una stima in € o, in mancanza, alto, medio basso
- tempistiche di impatto: breve, medio lungo. Cioè quando tempo passa dal manifestarsi dell'evento all'impatto? Non è detto sia immediato, potrebbe passare anche del tempo (es entrata in vigore di una normativa di prodotto)

Il quadro che si presenta, analizzato e arricchito di eventuali ulteriori riflessioni, mi aiuta a determinare se l'intervento conseguente debba avere priorità alta, media, bassa.

Riesco così ad applicarlo sia per i rischi che le opportunità.
Inoltre se il singolo evento presenta sia dei rischi che delle opportunità posso valutarle singolarmente e poi analizzare il quadro complessivo.

E' comunque un metodo "rozzo", che cerca di spiegare un fenomeno (peraltro potenziale e quindi anche con la possibilità di elevati gradi di incertezza), riducendolo a pochi fattori.

Funziona con le organizzazioni che hanno "voglia" di ragionare (ormai l'ho applicato in 9-10 realtà, con diverso grado di formazione del titolare).

Per altre, PxD e via andare.
_________________
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LorenzoB
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MessaggioInviato: Mar Dic 05, 2017 12:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie Miki, tutto molto chiaro! annuisce1 annuisce1 annuisce1
Gentilissimo!
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2p71828
Qualità è precisione


Registrato: 31/10/08 17:43
Messaggi: 2749

MessaggioInviato: Mer Dic 06, 2017 7:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

un piccolo dubbio personale

ma se vendi una torta e il cliente pensa che sia tua, anche se dichiari nelle carte interne che sia in outsourcing, devi garantire che il sistema di gestione per produrre la torta sia del medesimo livello/qualità del tuo

esempio prendo tutto in outsourcing da fornitori non certificati, me ne frego di come producano poi ci metto sopra il mio bollino

in questa ottica devi dimostrare che hai le mani in "pasta" su quanto fa il tuo fornitore oppure dovresti avere delle formule che esplichino al cliente quale sia la situazione (penso ad una nota sul menu *non di produzione propria)
_________________
=fixed(exp(1);5)
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