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ISO TS, indice IPR della FMEA

 
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Autore Messaggio
Rudy84
Nuova recluta del forum


Registrato: 03/04/15 06:09
Messaggi: 25
Residenza: Pordenone

MessaggioInviato: Ven Apr 03, 2015 6:46 am    Oggetto: ISO TS, indice IPR della FMEA Rispondi citando

Salve,
Lavoro in un'azienda certificata Automotive.
Nella stesura della PFMEA (ci occupiamo solo dell'industrializzazione, non della progettazione del prodotto) ho finora sempre usato come limite IPR il valore 75, purtroppo senza mai chiedermi da dove venisse tale limite e se fosse Corretto.
Giustamente qualche giorno fa un cliente mi ha chiesto di indicare la norma a cui fa riferimento l'indice IPR da me utilizzato in PFMEA; sinceramente non lo so, ne tantomeno so se é corretto. Qualcuno sa darmi delucidazioni a questa mia lacuna x favore?
NB: il pezzo da produrre é un parte dell'impianto frenante, il pedale x l'esattezza, ed é classe CC quindi molto rischioso per la sicurezza; puó essere questo motivo di abbassamento del limite IPR?
Grazie
_________________
Rudy
La qualitá é una cultura
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26583

MessaggioInviato: Ven Apr 03, 2015 8:43 am    Oggetto: Rispondi citando

Partiamo col dire, per tutti coloro che non sanno nulla di FMEA, che l'IPR è l'indice di priorità del rischio.

Per calcolarlo si valutano:
    - la probabilità che si verifichi la causa del guasto (e quindi il guasto stesso) - scala da 1 a 10
    - la gravità degli effetti che questo guasto comporterebbe - scala da 1 a 10
    - la rilevabilità dell'eventuale guasto - scala da 10 a 1

Si assegna a ciascuna voce un punteggio e si calcola l’IPR che non è altro che il prodotto di questi parametri e che può andare da 1.000 (10x10x10) a 1 (1x1x1).

Eseguite le azioni correttive necessarie per abbassare il valore delle voci sopra riportarte, si calcola nuovamente l'IPR.

Per la risposta alla tua domanda, lascio la parola agli esperti. Wink
_________________
Stefania - Staff di QualitiAmo

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Paoloruffatti
Yoda


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Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Ven Apr 03, 2015 10:24 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Stefania,
bella risposta!; ti posso dire che, anche se espertissimo non sono, il valore di 75 di IPR per la PFMEA non è definito da nessuna norma (però prendilo come beneficio di inventario: io sentirei l'espertissimo 2p71828 in merito).
Comunque di solito ci si accorda col cliente contrattualmente (se non si tratta dell'UT del cliente che di solito è quello della tolleranza zero anche per le pale da spalare le zolle!).

Per Rudy:
Nel caso del pedale del freno, siccome l'IPR schizzerebbe subito a valoro con 2 zeri, mi sa che il tuo cliente tenderà a dirti che accetterà solo valori di MOLTO inferiori al 75.
Io non saprei dire se va bene, perchè è da capire se si tratta ad esempio della saldatura del pedale freno alla leva o se si tratta del marchingegno idraulico che è comandato dalla leva stessa. In questo secondo caso io sarei severissimo, nel primo caso, invece, potrebbe andarmi bene anche un valore di IPR superiore a 75 (se la saldatura è fatta secondo delle specifiche precise, come una WPS approvata dl Cliente).


Però se il cliente stesso classifica il pezzo come di classe CC , io direi a lui di definire, dopo trattativa sui costi, detto valore di IPR CONTRATTUALMENTE.
[ti dirò che in giro ci sono dei clienti pirata che vogliono che tu faccia il pedale al costo di una roba da cancelli e ringhiere, .... ma sicuramente rientrante come qualità nelle caratteristiche della classe CC !!
Ciao
Paolo
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Rudy84
Nuova recluta del forum


Registrato: 03/04/15 06:09
Messaggi: 25
Residenza: Pordenone

MessaggioInviato: Ven Apr 03, 2015 3:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Noi produciamo la staffa del pedale per camion, ed é pure estetica poiché salendo in un camion la prima cosa che vedi é proprio il freno!!!
Inoltre deve essere perfetta sia nel lato sinistro che nel lato destro perché viene montata anche nei paesi anglosassoni.
Ovviamente qualitá 100 e prezzo 10, ovvio ... Grazie x la risposta
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Rudy
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2p71828
Qualità è precisione


Registrato: 31/10/08 17:43
Messaggi: 2749

MessaggioInviato: Ven Apr 03, 2015 3:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

con la revisione 4 della fmea aiag non c'è un limite prestabilito
devi migliorare tutte le voci più alte e quelle con criticità e occurance più alta.

Una volta si applicava il limite 125 sull'RPM, utlimamente si usa il 100 per quelli che sono rimasti alla versione 3 della PFMEA

fatto sta che 75 mi sembra un po' basso

la gravità è 10 se i sono problemi di sicurezza
occurance è 3 se 1 su 100'000 (2 è 1 su 1'000'000)
detection 3 se "Failure Mode detection in-station by automated controls that will detect discrepant part and automatically lock part in station to prevent further processing."
e il prodotto viene già 90!!

ps. la detection è il problema principale perchè per stare sotto i 5 devi avere controlli automatici
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Slender Man
M.A.S.P.


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MessaggioInviato: Lun Apr 06, 2015 3:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

come già detto, le soglie di intervento vanno concordate coi clienti.
il problema è che in caso di processi multi-cliente è difficile far capire a chi compra che il processo non è riservato a lui.
ovviamente fare il "best fit" e quindi introdurre per tutta la PFMEA la soglia piu' bassa tra quelle richieste dai clienti è una soluzione conservativa, ma non sempre percorribile.

il salto culturale secondo me è che l'IPR è un numero che deriva da una combinazione di fattori. non sempre è detto che abbiano "peso" uguale, in realtà.

un cliente che impone soglie di intervento per abbassamento IPR potrebbe accettare deroga per un processo e non per un altro, a parità di IPR, perche' lui sa quali sono i SUOI "punti deboli".

il mio consiglio è quello di intervenire sugli IPR a partire dai piu' alti, e di procedere con l'abbattimento finche' si inizia davvero a entrare nel borderline di processo.

da li' si chiama il cliente, si mostrano le evidenze e si concordano le deroghe.

prima si fa, meglio è

se la PFMEA è parte del PPAP, come dovrebbe essere, segnalate in PSW che non si raggiungono gli obiettivi in PFMEA, e se chi firma la PSW è lo stesso ente che ha concordato le deroghe il problema si risolve nella culla
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Ely
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MessaggioInviato: Ven Apr 07, 2017 9:57 am    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno a tutti
Ho visto questo Forum e ne vorrei approfittare perchè ho diverse difficoltà con la definizione dell'IPR. La maggior parte dei clienti non mi impone un valore ma mi dice di utilizzare l'AIAG. Il mio problema è che spesso ho valori di detection alti (forse imputati con troppa rigidità ma ci arrivo dopo) di conseguenza l'IPR viene alto. Ho anche valori di severity alti perchè spesso i modi di guasto possono causare un possibile scarto quindi vado già a 7. Al momento ci siamo concessi una "deroga" per cui con IPR tra 100 e 150 il rischio dovrebbe essere ridotto ma non è prescrittivo.
Vorrei impostare una valutazione diversa per cui valutare ad esempio prima il prodotto tra Severity e Occurence e poi in base al risultato se necessario si va a verificare la detection, ma mi chiedo se decido io i valori di riferimento il cliente o l'ente certificatore può contestarmelo? Partirei con dei valori ma senza nessun documento a supporto (a dire la verità sono tabelle che ho trovato in una norma superata ma non posso dirlo..)
Grazie
Saluti
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Ely
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Portello
Qualfista


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MessaggioInviato: Ven Apr 07, 2017 1:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

2p71828 ha scritto:
con la revisione 4 della fmea aiag non c'è un limite prestabilito
devi migliorare tutte le voci più alte e quelle con criticità e occurance più alta.

Una volta si applicava il limite 125 sull'RPM, utlimamente si usa il 100 per quelli che sono rimasti alla versione 3 della PFMEA

fatto sta che 75 mi sembra un po' basso

la gravità è 10 se i sono problemi di sicurezza
occurance è 3 se 1 su 100'000 (2 è 1 su 1'000'000)
detection 3 se "Failure Mode detection in-station by automated controls that will detect discrepant part and automatically lock part in station to prevent further processing."
e il prodotto viene già 90!!

ps. la detection è il problema principale perchè per stare sotto i 5 devi avere controlli automatici


Mi accodo a 2p solo per aggiungere (sommessamente) che l'IPR non ha lo stesso peso per tutte le criticità. Ovvero non basta calcolarlo e se è sotto una certa soglia sei a posto.
Il caso di Rudy è scolastico: siccome si tratta di sicurezza, se per un caso strano l'IPR fosse sotto 60 dovrebbe ridurlo comunque.
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Ely
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MessaggioInviato: Ven Apr 07, 2017 2:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

ok ma una regola interna devo stabilirla se non ho indicazioni dai cliente.
Ne approfitto per chiedere un aiuto su come imputare correttamente l'indice di detection, (scusate l'ignoranza sull'argomento):
1. Tutti i controlli al di sotto del 9 sono da considerarsi al 100%? Esempio se faccio un controllo statistico (tipo 1 pz / ora) con un tampone p/np posso considerarlo 6 o è sempre 9? Da considerare che spesso la caratteristica che vado a controllare se diventa non conforme poi rimane sempre non conforme
2. Se a fronte di un modo di guasto ho 2 controlli previsti ad esempio un controllo visivo (7) e un controllo dimensionale (5) quale indice devo considerare nel calcolo dell'IPR?
Grazie
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MessaggioInviato: Ven Apr 07, 2017 3:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Le regole le definisci tu.
Ovviamente con il buon senso!

Butto lì un esempio stupido:

Caso1:
10 per la non rilevabilità x 10 per la frequenza x 1 sulla gravità (che praticamente non dà problemi a nessuno) ti darebbe IPR 100!

Caso 2:
Indice di gravità 10 x frequenza 3 x rilevabilità 2 ad esempio = IPR 60!


...Io lavorerei sul caso 2, pur essendo sotto il limite che ti sei fissato di IPR 75 e inferiore al Caso 1! Wink
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Ely
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MessaggioInviato: Gio Apr 13, 2017 5:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Diciamo che il buon senso solitamente si usa, a fronte di un IPR che non sarebbe preoccupante ma che sappiamo essere un problema per il cliente si prova sempre ad intervenire anche se non è scritto. Smile
Mi potete aiutare per l'altra domanda riferita alla detection? pensa1
Grazie a tutti
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MessaggioInviato: Gio Apr 13, 2017 5:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Ely.
Diciamo che usi la PFMEA come strumento di analisi, ed è tua preoccupazione fare le cose bene, senza "barare", altrimenti è tempo perso (non te ne farai mai nulla) e confusione. Quindi
La fai in preventivo, e la aggiorni poi in consuntivo con i reclami e le NC interne (perchè è tuo interesse "economico" che il processo non produca scarti, prima ancora del saperli rilevare). Wink

Buona serata!
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