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articolo sul 5.2 Politica

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La futura ISO 9001, l'attuale ISO 9001:2015 e le versioni precedenti
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Autore Messaggio
Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Mer Apr 13, 2016 11:56 am    Oggetto: articolo sul 5.2 Politica Rispondi citando

Ciao Stefania
ho letto attentamente il tuo nuovo articolo sulla politica della qualità (al solito bellissimo ed utilissimo per me!), e sottolinei che stavolta il Titolare sarà difficile che deleghi ad un SGQ, scopabottega la redazione (fasulla) di detta politica che andava a finire in un foglio orma i ingiallito nel tempo, perchè mai più toccato da nessuno, nella bacheca del CRAL aziendale, vicino alla macchinetta del caffe!

Stavolta i contenuti sono ben chari ai quali si sono aggiunti davvero dei passaggi strategici (vedi ciò che è scritto nei due paragrafettti 4.1.e 4.2, per citarne solo alcuni), su cui il Titolare deve stare molto attento a dire le solite fregnacce.

Mi è piacituo poco il tuo esempio che riporti ad un certo punto del tuo articolo:

Se, ad esempio, la strategia aziendale è quella di fornire prodotti e servizi innovativi secondo un "time to market" molto ridotto, la Politica e gli obiettivi punteranno al rispetto delle consegne e alla riduzione dei cicli di lavorazione -

Mi sa che il rispetto delle consegne contrattuali, di per se serve a poco (specie se dai al cliente 6 settimane o tre mesi, come ho visto fare da molti)
ma se dici al cliente, abituato ad avere tali consegne che gliele dimezzi ,allora si che fai davvero contento il Cliente!) ...e sai che non ci vuole niente a farlo! ...e il cliente abituato a quelle consegne assurde può ridurre della metà le sue giacenze del nostro prodotto in magazzino (risparmio finanziario per lui non da poco, ma anche per noi ...e che avremo il tempo per servire anche qualche altro Cliente!)

La ragione di tutto questo è semplice: nel primo libro della collana ci siamo sgolati per oltre una o due paginette a dire che è tempo perso, andare a ridurre i tempi ciclo "per far lavorare più in fretta l'operaio", come dice anche il Presidenrte di Confindustria in fatto di "efficienza", perchè, (ricordi?) si è visto che fatto cento il tempo di attraversamento dell'azienda, il tempo ciclo vi contribuisce solo per il 3% del tempo in cui si aggiunge valore al prodotto , mentre si perde un sacco di tempo nelle passaggio da una funzione all'altra, a causa soprattutto della poca o mancante comunicazione tra funzioni (non parliamo delle ripicche e giochini poco simpatici che sono la patologia [presentissima] nelle PMI; detta anche la guerra tra orticelli o silo)

Ricordi la figuretta "drammatica" che accompagnava il nostro dire?.

Se c'è invece un "Project owner" che sorveglia i tempi di sosta inutili (e li fa fuori! cosa che non può fare un capo intermedio nella visione per funzioni, perchè "non ha tempo") ed un "Programmatore" che dà le priorità, nella visione per processi, questo "time to market" si riduce quasi istantaneamente con nessuna spesa .....

Te lo dico (e lo sai, per certo) perchè l'ho provato in molte aziende, cominciando tanto tempo fa, e dove l'ho applicato ricordo di aver messo a posto l'azienda anche finazariamente (per forza!: raddoppiando immediatamente il fatturato mensile, [spedendo il prodotto si può fatturare] e finendo i lavori con l'accorciamento della curva ad ESSE (sempre primo libro della collana), anche un fessacchiotto come me poteva riuscirci.

Quindi io cancellerei quell'esempio un po' infelice.

Ciao
Paolo
PS: resta comunque il fatto che la tua trattazione è completa ed utilissima!
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QualitiAmo - Stefania
Moderatore


Registrato: 16/09/07 18:37
Messaggi: 26583

MessaggioInviato: Mer Apr 13, 2016 2:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'articolo al quale si riferisce Paolo è questo.
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Stefania - Staff di QualitiAmo

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Guerra
Forumista classe "oro"


Registrato: 27/09/13 08:38
Messaggi: 5802

MessaggioInviato: Ven Set 02, 2016 1:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Politica per la qualità - Politica aziendale

Se è vero che all'infinito due rette parallele si incontrano, sarà anche vero che là SGQ ed azienda coincideranno; il problema però è che qua generalmente sono due cose distinte.
La Direzione deve stabilire una Politica (per la Qualità o per l'azienda) che serva come documento e non semplicemente perchè richiesto dalla norma.
Difficile non sia una semplice opera letteraria di qualcuno preposto.
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KK
King of Kuality


Registrato: 23/04/09 14:36
Messaggi: 10262

MessaggioInviato: Ven Set 02, 2016 2:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Risuggerisco una cosa già proposta sulle pagine di questo forum perchè davvero aiuta.
Dobbiamo abituare gli imprenditori a sostituire il nostro "per la qualità" con la parola "aziendale"

Se noi RGQ ci impegnamo a stendere procedure e documenti "per la qualità" impostandoli come documenti "aziendali" allora forse abitueremo le ottuse menti a cominciare a percepire che le due cose in realtà sono una sola.
Fintanto che ci ostineremo a bollare le nostre richieste di registrazione come "di qualità" o "per la qualità" saremo noi per primi ad alimentare questa distorsione.

Secondo me persino la norma dovrebbe pensarci a questa cosa...
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Guerra
Forumista classe "oro"


Registrato: 27/09/13 08:38
Messaggi: 5802

MessaggioInviato: Ven Set 02, 2016 2:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Infatti io riportavo quanto scritto dalla norma, che non aiuta la comprensione dell'effettiva realtà delle cose o presunta realtà.
Una frase del tipo:

Citazione:
La politica dovrebbe contenere un impegno verso il miglioramento continuo del sistema di gestione per la qualità

può non interessare nessuno.
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Paoloruffatti
Yoda


Registrato: 26/07/08 11:05
Messaggi: 4071

MessaggioInviato: Ven Set 02, 2016 5:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Guerra,
ho dovuto rileggere tre o quattro volte la tua delle1:44 di oggi per capire quel che volevi dire, sai....sono un po' duro di comprendonio.
Stiamo parlando del fatto che finalmente la norma non richiede più la redazione di obiettivi campati in aria e del tutto indipendenti da una politica scritta come opera letteraria di qualcuno diverso dal Titolare, ma stiamo parlando di un'azienda che ha finalmente capito che in una organizzazione ci sono due cose importantissime:

1) dei requisiti (che non possono essere che generali se si parla di un SGQ e dettaglaiti se si tratta di requsiti del prodotto o servizi, che dobbiamo considerare come input ai nostri "processi di attraversamento" aziendale

2) una organizzazione dell'azienda (disposizione di persone che abbiano compiti precisi) tale da saper e poter soddisfare ai requisiti definiti dal Cliente o dall'azienda stessa!.

I primi sono dei "de minimis che bosogna saper comprendere per soddisfare il cliente
la seconda NON è definibile in una norma specie se qualche estensore non ha molto chiaro il concetto di norma e di requisito (o della enorme differena tra l'uno e l'altra).
Ciao
Paolo
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