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Il forum sulla Qualità di QualitiAmo Torna all'homepage di QualitiAmo
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mer Lug 08, 2015 4:18 pm Oggetto: |
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Ciao Dochilab,
non ti sei persa affatto, ..... anzi ti stai perdendo ...solo.... il posto di lavoro se non stai attenta a fare il pierino in casa di un pirata!
Vedo che il tuo capo considera il SGQ come un mezzo per comperare un bollino, ma GUAI a mettere in dubbio che la sua illuminata saccenza ha messo in piedi un sistema di organizzazione generale perfetto ...e che nessun SGQ del ca...spita si azzardi a metterlo in discussione!!.
E' ovvio che chi è dentro alla tua gabbia da matti, sta attentissimo a far domande al suddetto illuminato, .... proprio no!: si adeguano all'andazzo e ti mandano a scopare il mare (a proposito ti sei già attrezzata con ramazza galleggiante?: se no, vai in quel di Genova: li sono ferrati sull'argomento) .... poi al venerdì alle 5 mollano tutto e scappano dalla galera per respirare aria pulita con figli e famiglia!
Mi spiace aver sottolineato la correttezza dei tuoi pensieri: adesso ti ho messo in conflitto con i tuoi principi vitali.
Scusami sai, e un forte abbraccio da questo nonnetto, che per tutta la vita ha considerato giusto andare contro vento e contro certi mulini a vento enormi che gli hanno rotto la faccia mille volte ...e lui, scemo, a farsela rompere per n+1 volte.
Paolo |
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Dochilab Nuova recluta del forum
Registrato: 11/12/14 11:27 Messaggi: 23 Residenza: Verona
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Inviato: Mer Lug 08, 2015 5:17 pm Oggetto: |
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Ciao Paolo,
grazie.
A dire il vero certe volte le discussioni che trovo in questo eccellente forum mi spiazzano non poco (infatti per circa 6 mesi non mi sono fatta sentire, pur continuando a leggere) poichè per la maggior parte delle persone con cui ho a che fare ( io sono solo un consulente) in effetti qualità=bollino=vendita del bollino da parte del commerciale.... noi possiamo pure dirgli che in questo modo la qualità è un costo (e neanche piccolo) mentre potrebbe essere un decisivo investimento ma non c'è peggior sordo di chi ....
Devo dire che gli OdC ci mettemìno del loro.... l'ultima che mi è capitata è che una azienda è stata bellamente certificata senza nemmeno una osservazione non avendo proprio nulla su uno standard di sicurezza alimentare... io il lavoro l'ho fatto ma il cliente non l'aveva ancora avuto.... pazienza, l'auditor ha detto che andava bene così, quindi naturalmente il mio lavoro è finito nel cassonetto.
Non posso purtroppo, per posizione, cambiare le cose, ma nel mio piccolo anch'io non voglio arrendermi e provo ad approfondire e a fare al meglio che posso quello che posso.
che fatica a volte non arrendersi ad asciugare gli scogli con il cervello spento !! _________________ "sono i piccoli gesti di ogni giorno che cambiano il mondo" Gandalf |
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giuliavezzy Nuova recluta del forum
Registrato: 20/06/14 11:57 Messaggi: 36
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Inviato: Ven Nov 20, 2015 5:59 pm Oggetto: ciao a tutt |
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son tornata! Ho fatto settimana scorso l'audit di rinnovo superato alla grande! Questo mercoledì ho seguito un seminario sulla nuova ISO 9001:2015 e la gestione del rischio.
Mi ha chiarito un pò di dubbi ma il mio problema rimane sempre lo stesso, ok teoricamente ma mettere in pratica?? come dò evidenza di quello che il mio titolare fa ogni giorno e probabilmente anche di notte pensando ai rischi??
Ragazzi help me! |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Ven Nov 20, 2015 9:58 pm Oggetto: |
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Ciao Giulia,
vedo che non hai preso il mio terzo e-book sulla documented information (il paragrafo 7.5 del cap 7-support) ...altrimenti non saresti qui a brancolare nel buio.
Succintamente ti posso dire che se butti via il tuo attuale manuale, (che certamente hai fatto secondo i punti norma ..... che sono diventati 10 anzichè 8 secondo l'annexe SL che hanno adottato alla ISO e che porterà tutte le norme della famiglia ad adottarla uguale per tutti) comincerai bene.
Se poi dopo aver buttato via il manuale fai una "dichiarazione" che, partendo dalla politica per la qualità contiene i principi secondo i quali sei arrivata a definire il tuo scopo di certificazione (secondo quanto dicono i due piccoli, nuovi punti norma 4.1. e 4.2) e poi ci metti anche, se vuoi , la mappatura dei vostri processi, poi scrivi anche gli obiettivi ed anche quali sono i rischi dei tuoi "processi" e come la Direzione ha inteso di gestirli per eliminarli oppure per mitigarli. E' naturale che in questa dichiarazione tu ci metta il resame della direzione (gli obiettivi misurabili sono il naturale output di questo documento).
Nell'e-book in questione ci sono tutti i principi secondo i quali tu devi emettere e far emettere tutta la "documented information" (ricorda che tu devi dimostrare molto più profondamente di prima il coinvolgimento del titolare e che NON esistono DUE sistemi gestionali: uno per la Qualità e il secondo , "quello vero"dell'azienda, per guadagnare, ...e "da non far sapere a nessuno dei concorrenti, [e tanto meno all'ispettore ISO], altrimenti ci copiano!".
Comunque la linea guida principale è il secondo dei nostri due e-book della collana che descrive come si deve introdurre una organizzazione seria in un'azienda, mediante il "progetto" [la cui presenza è la riprova principe del committment dell'imprenditore] ...ovviamente con le cento attenzioni che bisogna avere per non far fallire tutto miseramente, prima di tutte la volontà vera di farlo!
ciao
Paolo |
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giuliavezzy Nuova recluta del forum
Registrato: 20/06/14 11:57 Messaggi: 36
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Inviato: Lun Nov 23, 2015 6:02 pm Oggetto: Ciao Paolo, |
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sicuramente nella mia azienda non c' è il problema che la direzione non sia partecipe, in quanto mio papà nonchè titolare è fin troppo presente in tutti i processi della nostra azienda.
E' vero non ho letto gli ebook ma mi sto comune documentando il più possibile in questo sito e su internet.
Volevo capire, Il seminario a cui ho partecipato la relatrice insisteva nella vera e propria analisi del rischio, ma la nuova norma non chiede l'analisi come la ISO 9001 quindi mi chiedo, se io faccio un documento che sostituisce il manuale come tu mi consigli e li inserisco tutte la varie novità compresi i potenziali rischi e annualmente li analizzo nel riesame della direzione, l'ispettore non mi chiederà una vera e propria analisi dei rischi tipo PxG?? |
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MikiMarru Come da manuale
Registrato: 21/11/07 22:34 Messaggi: 1313 Residenza: Brescia
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Inviato: Lun Nov 23, 2015 6:35 pm Oggetto: Re: Ciao Paolo, |
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giuliavezzy ha scritto: | , ma la nuova norma non chiede l'analisi come la ISO 9001 quindi mi chiedo, se io faccio un documento che sostituisce il manuale come tu mi consigli e li inserisco tutte la varie novità compresi i potenziali rischi e annualmente li analizzo nel riesame della direzione, l'ispettore non mi chiederà una vera e propria analisi dei rischi tipo PxG?? |
Potrebbe farlo; la risposta in questo caso (come in moltissimi altri) è: "mi indica cortesemente il punto di norma dove è indicato come requisito?".
Tipicamente o l'ispettore capisce ed il discorso cade (magari dopo una supercazzola per cadere in qualche modo in piedi), oppure il rilievo si trasforma in spunto di miglioramento al quale si risponde, nel riesame, con una parafrasi del "grazie, anche no".
Attenzione però, sarà importante leggere bene i regolamenti degli OdC prima del rinnovo, si sa mai che qualcuno inserisca qualcosa (tipo pfmea, o documentazione specifica) rispetto a quanto richiesto dalla norma. _________________ Credo fermamente nel detto: "Non ti do il pesce, ma la canna da pesca, e ti insegno a usarla, perché tu possa pescare da solo". E' possibile che la mia risposta sia da intendere in tal senso. |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Lun Nov 23, 2015 6:57 pm Oggetto: |
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dipende dall'ente che vi ha certificato.....
ma mi sa che hanno capito i tutti che applicare la 31000 ad ogni commessa è una vaccata stratosferica. Infatti secondo me la m'norma dice chiaramente che è una cosa che si deve fare a livello di strategia (cioè una volta solo se non si cambiano elementi del processo)
Comunque tu potresti benissimo telefonare a quello che ti mandano di solito e senti l'aria che tira. se lui ti rispondesse in modo farlocco chiedi di parlare col responsabile del servizio: stanno tutti studiando la nuova norma, ma so che si è smorzata la felicità di coloro che volevano che fosse applicata la 31000. ho visto usare anche un qualcosa tipo la FMEA, ma questo fin che non avevano ancora applicato la sacra norma. Se poi ti dicono che loro sono per la 31000 tu digli chiaro che li abbandoni per un altro ente appena puoi (contrattualmente): vedrai che minimizzano e tornano sui loro passi!
ciao
Paolo |
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Qooter Nuova recluta del forum
Registrato: 28/08/13 09:06 Messaggi: 14 Residenza: Pisa
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Inviato: Mar Nov 24, 2015 11:54 am Oggetto: |
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Buongiorno a tutti,
utilizzando il link indicato sulla nuova versione della 9001 (www.iso.org/tc176/sc02/public) è possibile accedere ad alcuni documenti di approfondimento sui cambiamenti introdotti. A proposito di Analisi dei rischi, ci sono due documenti:
- RISK-BASED THINKING IN ISO 9001:2015, che è un file di testo
- ISO 9001:2015 Risk based thinking, che è un .ppt
Nella presentazione, si precisa che
1)ISO 9001:2015 does not require formal risk management
2)ISO 31000 Risk management — Principles and guidelines may be a useful reference for organizations that want or need a more formal approach to risk (but its use is not obligatory)
Penso quindi che sia lasciata libertà di scelta all'azienda, su come impostare la gestione del rischio e non possa esserci un'imposizione a riguardo, da parte degli OdC. _________________ Quando avete sistemato qualcosa, sistematela di nuovo |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26583
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Inviato: Mar Nov 24, 2015 12:12 pm Oggetto: |
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Qooter ha scritto: | Nella presentazione, si precisa che
1)ISO 9001:2015 does not require formal risk management
2)ISO 31000 Risk management — Principles and guidelines may be a useful reference for organizations that want or need a more formal approach to risk (but its use is not obligatory)
Penso quindi che sia lasciata libertà di scelta all'azienda, su come impostare la gestione del rischio e non possa esserci un'imposizione a riguardo, da parte degli OdC. |
Ciao Qooter, grazie per la tua riflessione e per aver segnalato le esatte parole della ISO.
In effetti, più che di risk management, si parla di risk based thinking e c'è una bella differenza rispetto a ciò che richiede la 31000 che, però, può essere utile - appunto - come lettura per chiarirsi le idee.
Alla fine l'approccio al rischio nell'ottica della nuova ISO 9001:2015 ha a che fare con la gestione dell'incertezza di raggiungere i suoi due obiettivi principali:
1) fornire ai clienti beni e servizi conformi
2) assicurare la soddisfazione dei clienti _________________ Stefania - Staff di QualitiAmo
ISO 9001:2015 - SI AGGIUNGE ALLA COLLANA DEI LIBRI DI QUALITIAMO IL NUOVO TESTO CHE SVELA I SEGRETI DELLA FUTURA NORMA
IL PRIMO LIBRO NATO SULLE PAGINE DI QUALITIAMO
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