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Portello Qualfista
Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Mer Ott 07, 2009 6:27 pm Oggetto: Quesito da un caso reale |
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Si manifesta un difetto di prodotto a causa di un problema di processo.
Il difetto viene rilevato dal cliente. Si tratta di un difetto estetico.
Il controllo visivo al 100% non lo rileva. Il difetto non è esteso e quindi non è filtrabile da un controllo statistico.
Nella causa della NC mettete il mancato controllo o il problema di processo che l'ha generato?
Grazie a tutti. _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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2p71828 Qualità è precisione
Registrato: 31/10/08 17:43 Messaggi: 2750
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Inviato: Mer Ott 07, 2009 7:28 pm Oggetto: |
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alcuni clienti sulla NC che chiamano 8D ti chiedono la causa (=processo) e perchè è arrivato al cliente (=controllo) |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Mer Ott 07, 2009 9:14 pm Oggetto: |
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ragno, io quando mi capita me ne frego di cosa metto... importante è la soluzione del problema perché non si ripresenti.
Il qualitese qui non mi da le risposte ma mi complica solo la vita.
Metto: Problema da risolvere.
Poi riunisci le brave persone della tua azienda e risolvete il caso e in futuro il cliente sarà :-) e voi :-)
Il certificatore sempre sorride e si complimenta per l'alto tasso di risoluzione dei problemi e non si sofferma mai sul qualitese...
ma il mio è un certificatore intelligente e avanti...
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Mer Ott 07, 2009 10:17 pm Oggetto: |
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Caro Portello
tu ci dici:
" Il controllo visivo al 100% non lo rileva. Il difetto non è esteso e quindi non è filtrabile da un controllo statistico".
Guarda che devi rivedere questo concetto! stai mettendo in discussione la nobile arte del controllo statistico. Tanto per cominciare di quanti pezzi si tratta?, e poi avete definito per contratto col cliente il livello di qualità accettabile. Accettare per contratto difetti zero è una pazzia!
Io cercherei la causa per cui i tuoi non rilevano il difetto e il cliente si!: a parità di diottrie non ti pare strano? ... a meno che il controllore non pensi alla morosa (Azione Correttiva: mollare la morosa!)
Se si tratta di un difetto estetico ci sono tanti modi per rilevare difetti anche piccolissimi (la rifrattometria ad esempio). Il processo va studiato molto attentamente! ...senza andare a finire sulle tecniche DOE, (senno Dario si arrabbia!)
cordiali saluti |
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Gio Ott 08, 2009 8:12 am Oggetto: |
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no no che non mi arrabbio, mai, che accorcia la vita...
Comunque: la "visual inspection" è un processo che è regolarmente accreditato presso i laboratori che sottostanno alla 17025 e mi meraviglio sempre quando si dice che con l'ispezione visuale non si vedono difetti estetici. Non c'è ancora strumento più raffinato dell'occhio umano per riconoscere ogni sorta di difetto estetico.
Paolo giustamente introduce per esempio la refrattometria, che io non so se fa parte degli NDT ( ).
Chi mi aiuta? Lo è? ciao ciao |
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mcservizi Apprendista forumista
Registrato: 30/03/09 13:55 Messaggi: 110
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Inviato: Gio Ott 08, 2009 9:59 am Oggetto: |
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Io sono d'accordo con Dario sul fatto di non soffermarsi troppo su cosa scrivere nella NC ma di affrontare e risolvere il problema eliminando la causa.
Il controllo è fatto sempre dalla stessa persona? |
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Portello Qualfista
Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Gio Ott 08, 2009 6:09 pm Oggetto: |
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Scusate se rispondo con ritardo ma non è semplice.
Grazie per i contribuiti.
1) sono d'accordo che l'importante è che il problema non si ripresenti più e vi garantisco che il problema non è il qualitese. Non mi interessa cosa mi dice il valutatore dell'OdC. Mi interessa sapere se il vostro approccio è di tipo lean (tanto per essere originali i 5 perchè) oppure se vi "fermate" a migliorare la detection del difetto affidandovi a questo miglioramento per filtrare in futuro l'eventualità. Mi sembra di capire che puntate ad eliminare il problema piuttosto che a migliorare il filtro: sono d'accordo con voi
2) l'incidenza del difetto è di 1000 PPM e non è accettato dal cliente. Il cliente lo rileva semplicemente perchè io fornisco un pezzo stampato su lamiera grezza con un operatore che ha 20 sec circa per controllo e imballo, mentre lui se ne accorge perchè lo vernicia e lo assembla insieme ad altri particolari su una linea dove passa almeno sotto 30 paia di occhi prima di essere imballato.
Con il cliente abbiamo un obj di 600 PPM, ma ogni volta che ne trova anche solo uno va in fibrillazione e non capisce più niente
Ogni suggerimento per migliorare il controllo è ben accetto naturalmente
3) L'occhio sarà anche raffinato, ma i difetti passano, eccome! In altra occasione vi assicuro che sono stati prodotti 384 pezzi prima di accorgersi che mancava qualcosa :?
4) Il controllo è fatto da 2 persone che lavorano in coppia fianco a fianco. Il turno dura 8 ore inclusa 1/2 ora di pausa (ma anche quando era di 6 ore capitava ugualmente)
5) Cos'è un NDT??? _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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Quality Motivatore
Registrato: 26/09/08 15:13 Messaggi: 3369
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Inviato: Gio Ott 08, 2009 6:17 pm Oggetto: |
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Anch'io sono assolutamente d'accordo con Dario.
Praticamente ormai negli ultimi tempi scrivo nel forum solo per dire che sono d'accordo con Dario.
Ciacciao! _________________ Se lo puoi sognare, lo puoi fare. |
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Vega Amico/a di QualitiAmo
Registrato: 30/04/09 17:12 Messaggi: 151 Residenza: Brindisi
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Inviato: Ven Ott 09, 2009 2:29 pm Oggetto: |
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Portello ha scritto: | Scusate se rispondo con ritardo ma non è semplice.
Grazie per i contribuiti.
1) sono d'accordo che l'importante è che il problema non si ripresenti più e vi garantisco che il problema non è il qualitese. Non mi interessa cosa mi dice il valutatore dell'OdC. Mi interessa sapere se il vostro approccio è di tipo lean (tanto per essere originali i 5 perchè) oppure se vi "fermate" a migliorare la detection del difetto affidandovi a questo miglioramento per filtrare in futuro l'eventualità. Mi sembra di capire che puntate ad eliminare il problema piuttosto che a migliorare il filtro: sono d'accordo con voi
2) l'incidenza del difetto è di 1000 PPM e non è accettato dal cliente. Il cliente lo rileva semplicemente perchè io fornisco un pezzo stampato su lamiera grezza con un operatore che ha 20 sec circa per controllo e imballo, mentre lui se ne accorge perchè lo vernicia e lo assembla insieme ad altri particolari su una linea dove passa almeno sotto 30 paia di occhi prima di essere imballato.
Con il cliente abbiamo un obj di 600 PPM, ma ogni volta che ne trova anche solo uno va in fibrillazione e non capisce più niente
Ogni suggerimento per migliorare il controllo è ben accetto naturalmente
3) L'occhio sarà anche raffinato, ma i difetti passano, eccome! In altra occasione vi assicuro che sono stati prodotti 384 pezzi prima di accorgersi che mancava qualcosa :?
4) Il controllo è fatto da 2 persone che lavorano in coppia fianco a fianco. Il turno dura 8 ore inclusa 1/2 ora di pausa (ma anche quando era di 6 ore capitava ugualmente)
5) Cos'è un NDT??? |
Partiamo dalla fine.
NDT sta per Non Distructive Test, cioè appartiene a quella categoria di controllo che non altera il pezzo controllato, come appunto il controllo visivo.
Il tuo problema, a mio parere, è proprio di controllo e non di processo: probabilmente manca una procedura di controllo tale da escludere la possibilità di consegnare al cliente pezzi sbagliati.
Ad esempio: l'illuminazione è sufficiente per il controllo? a che distanza controlla l'operatore? se i tempi sono stretti, sono previsti degli step di controllo approfondito (1°, 50°, 100°, ecc. pezzo della serie) con eventuale estenzione ai pezzi precedenti in caso di NC? sono stati identificati e trasmessi agli operatori, in modo inequivocabile, i criteri di accettabilità? |
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Paoloruffatti Yoda
Registrato: 26/07/08 11:05 Messaggi: 4071
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Inviato: Ven Ott 09, 2009 3:08 pm Oggetto: |
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Il processo di controllo rifrattometrico non si fa in 20 secondi. Si basa sulla diversa rifrazione di un raggio luminoso su spessori diversi di liquido spalmato sulla superficie da controllare, spessore che è diverso se sulla superficie ci sono avvallamenti anche di centesimi di mm. Tanto tempo fa avevamo addirittura sfruttato la luce laser fatta circolare su una serie di prismi ottici poggiati su una superficie piana di circa 6 metri di raggio per verificarne la planarità. Non è certo questo il caso, ma ve lo racconto perchè ci sono tante aziende specialistiche che possono dare un aiuto per trovare metodi di controllo, semplici ed ingegnosi allo stesso tempo : basta cercare.
In questo caso ci sono due aspetti da indagare:
a) il processo di formatura del pezzo è in controllo (pare di no!) allora bisogna cercare di riportarlo in controllo, anche se a volte non è facile e di solito il problema è l'anisotropia del materiale deformato plasticamente. Nel caso, come questo di un processo di stampaggio il problema è quasi sempre sui premi lamiera, che hanno appunto la funzione di controllare la deformazione plastica in barba all'anisotropia (però la loro regolazioe e, sopratutto la costanza della regolazione stessa è un bel problema nel problema)
b) il processo è in controllo, allora si tratta di fornire ai controllori dei metodi di controllo diversi: dovete dedicare parecchio tempo al progetto del controllo.
Sul fatto che il cliente accetti 600 ppm e poi si arrabbi per una parte per miliardo è tipico dei controllori ottusi del Cliente.
Io ho risolto un caso molto simile mandando i nostri controllori presso il cliente perchè si mettessero d'accordo sui metodi e sopratutto sui criteri di accettazione.
Ultimo commento un pezzo verniciato amplifica fortemente la visibilità di un difetto sul pezzo grezzo: provare per credere! il che vi mette in ginocchio perchè la sola alternativa che vedo è ritornare a studiare bene bene e ancora bene il processo di stampaggio (capability di macchina compresa!!)
cari saluti |
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Portello Qualfista
Registrato: 29/09/09 15:03 Messaggi: 1594 Residenza: Barcellona
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Inviato: Mer Ott 14, 2009 9:07 am Oggetto: |
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Paoloruffatti ha scritto: |
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In questo caso ci sono due aspetti da indagare:
a) il processo di formatura del pezzo è in controllo (pare di no!) allora bisogna cercare di riportarlo in controllo, anche se a volte non è facile e di solito il problema è l'anisotropia del materiale deformato plasticamente. Nel caso, come questo di un processo di stampaggio il problema è quasi sempre sui premi lamiera, che hanno appunto la funzione di controllare la deformazione plastica in barba all'anisotropia (però la loro regolazioe e, sopratutto la costanza della regolazione stessa è un bel problema nel problema)
b) il processo è in controllo, allora si tratta di fornire ai controllori dei metodi di controllo diversi: dovete dedicare parecchio tempo al progetto del controllo.
Sul fatto che il cliente accetti 600 ppm e poi si arrabbi per una parte per miliardo è tipico dei controllori ottusi del Cliente.
Io ho risolto un caso molto simile mandando i nostri controllori presso il cliente perchè si mettessero d'accordo sui metodi e sopratutto sui criteri di accettazione.
Ultimo commento un pezzo verniciato amplifica fortemente la visibilità di un difetto sul pezzo grezzo: provare per credere! il che vi mette in ginocchio perchè la sola alternativa che vedo è ritornare a studiare bene bene e ancora bene il processo di stampaggio (capability di macchina compresa!!)
cari saluti |
Magari fosse sotto controllo il processo di stampaggio !!
Operativamente il processo è influenzato da:
- posizione del premente a fine stampata (deve essere chiuso per completare l'imbutitura, non si scappa),
- allungamento della lamiera,
- scorrevolezza superficiale della lamiera (non so chiamarla in altro modo),
- lubrificazione,
- pressione di stampaggio,
- velocità di stampaggio.
E' chiaro che condurre il processo agendo su queste leve si migliorerebbe molto, però una regolazione automatica non è possibile al momento.
Mi accontenterei di un filtro automatico ai difetti di strizione/strappo della lamiera e ai cedimenti dei particolari di taglio _________________ Portello
Più è semplice, meglio è |
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